30 ottobre 1938, War of the Worlds, La guerra dei mondi in trasmissione radiofonica. La guerra dei mondi venne interpretato dall’allora ventitreenne Orson Welles all’interno del programma musicale serale Mercury Theatre on the Air, dove venivano proposte letture di celebri romanzi.
La guerra dei mondi, la trasmissione radiofonica
Il 30 ottobre 1938 venne trasmesso negli Stati Uniti (dalla CBS), interpretato dal regista attore e drammaturgo Orson Welles: un celebre sceneggiato radiofonico ispirato all’omonimo romanzo fantascientifico di La guerra dei mondi del 1897, al quale, a sua volta, si ispira l’omonima pellicola cinematografica del 2005 di Steven Spielberg.
Una performance che passa alla storia, radicandosi nel folklore e nell’immaginario collettivo, noto all’epoca d’aver diffuso il panico tra gli ascoltatori del programma: annunciando lo sbarco sulla terra statunitense di creature aliene. L’adattamento del romanzo simula infatti un notiziario speciale, fornendo continui aggiornamenti in diretta sull’atterraggio di astronavi marziane nella località di Grovers Mill, in New Jersey.
Tale sceneggiato sarà talmente realistico da indurre gli ascoltatori a credere all’annuncio, nonostante gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma. Su questi ultimi si annunciava che fosse un’invenzione dell’immaginario.
La guerra dei mondi venne interpretato dall’allora ventitreenne Orson Welles, all’interno del programma musicale serale Mercury Theatre on the Air, dove venivano trasmesse proposte di letture di celebri romanzi. Il genio di Welles fu tale da approfittare del fatto che la CBS trasmettesse su frequenze vicine a quelle della maggiormente nota NBS, la quale trasmetteva il programma di Edgar Bergen; dove in momenti precisi della trasmissione mandava in onda uno stacco musicale, inducendo così il pubblico a cambiare stazione. Proprio durante uno degli stacchi, Welles decide di piazzare il suo sceneggiato.
Una scelta geniale e riuscita (dal momento che gli spettatori si sintonizzano), così, Welles, mise su un’esplicita rappresentazione teatrale radiofonica, imitando lo stile del giornale radio e avvalendosi del supporto di rumoristi e tecnici per realizzare una diretta quanto più verosimilmente possibile circa l’invasione marziana negli Stati Uniti.
L’intento di Welles non era creare uno scherzo, ma semplicemente quello di trasmettere, nel corso del programma, dei comunicati in diretta quanto più vicini possibile a quelli trasmessi nei consueti notiziari radiofonici, con l’intento di risultare avvincente per il pubblico. Ribadì che si trattasse appunto di finzione, niente di più di un adattamento radiofonico del noto romanzo. Ma Welles non immaginava reazioni di panico incontrollato di una tale portata, da temere davvero la fine del mondo.
Lo sceneggiato venne programmato la sera della vigilia di Halloween. Erano quasi le ore 20:00 del 30 ottobre 1938. L’annunciatore leggeva le previsioni meteo, poi il programma musicale, finché alle 20:00 la programmazione venne interrotta da quella che sembrerebbe essere a tutti gli effetti un’edizione straordinaria del giornale.
Si incominciava a dare la notizia di misteriose esplosioni di idrogeno su Marte dirette verso la Terra con elevata velocità, lo sceneggiato va avanti per circa un’ora senza interruzioni pubblicitarie, non dando così modo al pubblico di scernere facilmente la realtà di un notiziario dalla recitazione.
Durante lo pseudo notiziario viene intervistato persino un finto astronomo dell’Università di Princeton, giungendo a dare comunicazione di una sorta di meteorite atterrato in una cittadina del New Jersey, circa il quale un falso inviato racconta le reazioni incredule del pubblico testimone intorno.
La situazione diventò più inedita e terrificante: quella specie di cratere formatosi per l’impatto non sarebbe stato causato da un meteorite, bensì da uno strano oggetto non identificato di forma cilindrica con tentacoli o tripodi, da cui comincerebbero a muoversi strane creature dagli occhi scuri intente a incenerire la folla con raggi di calore.
La narrazione prosegue tra urla simulate e reazioni incontrollate della folla, ricalcando la trama del romanzo, fino all’epilogo in cui i fantomatici marziani verrebbero inaspettatamente sconfitti. Al termine del programma venne ancora una volta comunicato che si trattava di una rappresentazione teatrale radiofonica. Ma tra gli ascoltatori è ormai radicata la convinzione che si trattasse sul serio di un’invasione aliena.
La trasmissione interpretata e diretta da Welles non è altro che un esperimento di guerriglia psicologica (escogitata e finanziata dalla Rockefeller Foundation) per sondare le reazioni del pubblico, al fine di elaborare possibili meccanismi di controllo sulle reazioni delle masse, fino a indurre allarmismo e terrore.
Credendo che gli annunci del programma di Welles fossero autentici, gli ascoltatori piombarono nel panico. Il giorno seguente diverse testate giornalistiche diffusero la notizia su come la trasmissione di Welles avesse innescato tra i cittadini un’autentica psicosi di massa, spingendo a rifugiarsi sulle colline o a barricarsi nelle proprie abitazioni. Diversi episodi di violenza si si manifestarono sulle strade, mentre le menti più fragili decisero di abbandonarsi a gesti disperati. Era il caos più totale!
Ormai nessuno era più disposto a credere nemmeno ai concitati comunicati reiteratamente trasmessi dalla CBS, atti a chiarire una volta per tutte come quel programma fosse stato un mero sceneggiato e non un autentico notiziario radio. Quella finzione si tradusse in incubo e terrore incontrollato.
Si narra addirittura che, tra le innumerevoli telefonate giunte ai centralini dei quotidiani, ci fosse qualcuno che avesse chiesto seriamente a che ora si sarebbe consumata la fine del mondo. E quella realtà terrificante, ammantata di finzione, sarebbe divenuta realmente tale solo un anno più tardi: ma non per mano aliena ma, bensì, per la morsa Seconda Grande Guerra.