Talmente ben riuscita da essere stata celebrata in canzoni, documentari, mostre e trasmissioni televisive. Gli artefici del memorabile scherzo hanno adesso in mente di raccontarlo con un film che potrebbe coinvolgere la regia di Paolo Virzì.
La storia della burla
Siamo nel 1984, anno in cui si celebra il centenario della morte del grande artista Amedeo Modigliani. Il Museo d’arte moderna di Villa Maria di Livorno decide di rispolverare una vecchia leggenda secondo cui Modigliani, prima di partire per Parigi, avrebbe lanciato nel Fosso Reale livornese quattro sculture originali che lo stesso artista riteneva insoddisfacenti. Una volta ottenute tutte le necessarie autorizzazioni si decise, dunque, di iniziare delle operazioni di dragaggio dei fondali del Fosso per accertare la veridicità della leggenda.
Tutta la città seguiva le ricerche lungo le spallette del fosso con il fiato sospeso, ma per giorni i lavori non lasciano emergere nulla. Un certo scetticismo comincia ad aleggiare nell’opinione pubblica, considerando l’impresa un gesto azzardato e fantasioso, paragonabile a una puntata sulla NetBet roulette.
È proprio qui che la fantastica beffa vede la sua origine: Michele Ghelarducci, Pier Francesco Ferrucci e Piero Luridiana, tre abitanti del livornese, decidono di realizzare tre sculture raffiguranti dei volti con uno stile volutamente somigliante a quello di Amedeo Modigliani e di lanciarle di notte sul fondale del Fosso Reale. Si trattava di opere prodotte con attrezzi di fortuna, come cacciaviti e martelli di uso domestico, e i ragazzi erano sicuri che i periti esperti di arte li avrebbero considerati immediatamente come falsi. Nemmeno loro potevano immaginare quale eco avrebbe suscitato il ritrovamento delle leggendarie teste di Modigliani.
Il ritrovamento delle teste nel Fosso Reale
La mattina del 24 luglio il dragaggio del fondale fangoso del Fosso restituisce la prima testa di Modigliani, seguita immediatamente da una seconda emersa nel pomeriggio. Si crea subito grande scalpore e tutte le testate giornalistiche riportano la notizia dell’incredibile scoperta. Periti e critici d’arte non hanno dubbi, si tratta certamente di sculture originali realizzate da Amedeo Modigliani, e vengono immediatamente esposte nel museo di Villa Maria per una mostra straordinaria.
Dopo qualche settimana, ancora vivo l’entusiasmo del ritrovamento e della scoperta destinata a cambiare le pagine di storia dell’arte italiana, i tre ragazzi decidono di uscire allo scoperto attraverso un’intervista rilasciata dal settimanale “Panorama”. I ragazzi furono addirittura invitati a realizzare nuovamente le teste in diretta nazionale su Rai Uno, a dimostrazione del fatto che fossero stati proprio loro gli artefici del tutto.
In arrivo il film sulle teste di Modigliani?
I tre ragazzi, di recente, hanno annunciato di voler raccontare la vicenda in una trasposizione cinematografica che approfondisca tutti i retroscena della vicenda, mostrando la storica burla dal punto di vista degli artefici. Anche il famoso regista Paolo Virzì ha dichiarato di essere in procinto di realizzare un film. Senza eccessiva speculazione, potremmo immaginare che gli scultori delle false teste di Modì potrebbero abbracciare una collaborazione con il celebre regista, in modo da realizzare un prodotto realistico, veritiero e diretto da un professionista riconosciuto e stimato nell’ambito cinematografico.