L’11 novembre 1806, a Napoli, Michelangelo Arcangelo Pezza, meglio conosciuto come Fra Diavolo, viene giustiziato per ordine del generale francese Joseph Hugo. Fra Diavolo, figura controversa e leggendaria, è ricordato sia come brigante che come eroe. Nel contesto delle guerre napoleoniche e dell’invasione francese del Regno di Napoli nel 1799, Fra Diavolo si distingue per le sue azioni di guerriglia, opponendosi strenuamente all’occupazione francese in difesa della monarchia borbonica.
Fra Diavolo: brigante o eroe?
Originario della Campania, Fra Diavolo è un personaggio che divide la memoria storica. Per alcuni, era un temibile brigante, capace di spargere il terrore nelle campagne. Per altri, un simbolo della resistenza borbonica, difensore delle tradizioni e della libertà del popolo contro un’invasione percepita come un’oppressione straniera. Le sue azioni, che includono sabotaggi, imboscate e assalti mirati contro l’esercito napoleonico, fecero di lui un protagonista della resistenza, anche se il suo destino era segnato.
La cattura e l’esecuzione
Catturato dai francesi, viene condannato a morte e impiccato a Piazza Mercato a Napoli, un luogo che ha visto molte delle esecuzioni pubbliche della storia della città. La sua morte rappresenta simbolicamente la fine di un’epoca di resistenza popolare contro l’invasione napoleonica.
FResta una figura complessa, a metà tra leggenda e storia. Cosa ne pensi: brigante o eroe? Facci sapere nei commenti e unisciti alla nostra community per altre storie sui personaggi storici!