La National Gallery di Londra, dopo aver celebrato i suoi duecento anni di storia, guarda al futuro con un progetto che promette di ridefinire il suo ruolo sulla scena culturale internazionale. Il direttore Gabriele Finaldi ha annunciato il Project Domani, un piano di espansione che porterà alla costruzione di una nuova ala dedicata all’arte moderna, sostenuta da finanziamenti senza precedenti.
Un concorso di architettura per il nuovo volto della National Gallery
Il cuore del progetto sarà un concorso globale di architettura che designerà chi realizzerà il nuovo edificio. La competizione prevede una rosa di finalisti entro il 28 novembre 2025 e la proclamazione del vincitore nell’aprile 2026. L’inaugurazione della nuova ala è attesa per l’inizio del prossimo decennio e andrà ad ampliare l’asse nord-sud della galleria, tra Leicester Square e Trafalgar Square.
L’iniziativa rappresenta una svolta per la National Gallery, storicamente concentrata sui capolavori fino al 1900, mentre le opere contemporanee hanno trovato casa soprattutto alla Tate Modern. Con il Project Domani, il museo intende integrare la pittura moderna in un contesto finora riservato ai maestri del passato.
Il sostegno di donazioni record
Per rendere possibile questa trasformazione, la galleria potrà contare su 375 milioni di sterline, cifra che include due donazioni record a livello mondiale: 150 milioni dalla Crankstart Foundation e altri 150 milioni dal Julia Rausing Trust. I restanti 75 milioni arrivano dal National Gallery Trust e da benefattori anonimi. Una somma che, secondo Finaldi, testimonia la fiducia nel ruolo della National Gallery come custode e narratrice della pittura.

Una collaborazione con la Tate per l’arte moderna
Il nuovo indirizzo museale non sarà un percorso solitario. Finaldi ha confermato che la National Gallery collaborerà strettamente con la Tate, in particolare con la Tate Modern, attraverso un gruppo di lavoro che coinvolge fiduciari e curatori di entrambe le istituzioni. L’obiettivo è arricchire congiuntamente il patrimonio artistico nazionale, costruendo un ponte tra la tradizione e la modernità.
Dalla Sainsbury Wing al Project Domani
Il Project Domani arriva a pochi mesi dalla riapertura della Sainsbury Wing, restaurata e inaugurata lo scorso maggio da re Carlo e dalla regina Camilla. La nuova ala, però, segnerà un passo ulteriore: non solo conservare e valorizzare il passato, ma aprire il museo alle sfide artistiche del Novecento e del XXI secolo.
Con questa espansione, la National Gallery non abbandona la sua identità di museo della pittura, come ha sottolineato Finaldi, ma intende continuare a raccontare la storia dell’arte in tutte le sue evoluzioni. Un percorso che unisce radici e futuro, tradizione e innovazione, rafforzando il ruolo di Londra come capitale mondiale della cultura.
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