La Sacra Famiglia di Maria Callas questa sera domenica 1 agosto verrà esposta direttamente al cancello d’ingresso numero uno dalle ore 17 alle ore 19 a beneficio di tutti i visitatori rimanendo in quella posizione per il resto della serata durante la quale l’opera sarà fruibile agli spettatori della rappresentazione areniana di questa sera: Turandot,
Progetto nato e realizzato dalla collaborazione tra Fondazione Arena, Comune di Verona e Fondazione Paolo e Carolina Zani.
La Sacra Famiglia, non è che una piccola tela del 1700 con un grandissimo valore storico che come se non bastasse racchiude in sé un significato simbolico.
Anche la data ha il suo simbolismo, la Sacra Famiglia viene esposta all’Arena di Verona esattamente
lo stesso giorno in cui la tela, nel 1947 fu donata alla Callas dall’imprenditore Giambattista Meneghini in seguito divenuto suo marito.
La Sacra Famiglia da quel momento seguì sempre il soprano che voleva sempre nei suoi camerini la celebre tela.
Fu così che la Sacra Famiglia in questione girò il mondo con la divina
Sono diversi gli scatti fotografici che immortalano la Divina Maria Callas con accanto la tela del 1700 dal titolo La Sacra Famiglia dell’autore Giambettino Cignaroli.
L’opera d’arte sacra è nitidamente visibile in molte foto già dal 1950 al Teatro la Fenice di Venezia ad esempio. Ce ne sono anche relative alla data del febbraio 1951 al Massimo di Palermo in cui una giovanissima Maria Callas viene ritratta dalla pellicola fotografica appena qualche istante prima di andare in scena nella Norma.
Proprio in questa occasione accanto alla Divina si vede nitidamente appoggiato alla specchiera, nella sua custodia a fare bella mostra di sé nel camerino si vede nitidamente il dipinto di Cignaroli nella cornice sagomata, involucro iniziale, in seguito sostituita dalla custodia di velluto color rosso, evidentemente più più agevole per i continui trasporti a cui inevitabilmente doveva attendere.
Sull’iniziativa la Gasdia Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona ha commentato:
Maria Callas non ha mai dimenticato l’Arena e Verona, teatro dove è tornata anche da stella affermata e città dove ha vissuto e lasciato il segno, ma soprattutto l’Arena di Verona non ha mai dimenticato Maria Callas.
Questa piccola opera d’arte ha un valore intimo profondo e incommensurabile: la Fondazione Arena è onorata di accoglierla tra i suoi velluti per una sera, con la reverenza e il rispetto per il privato di una donna e artista unica, come se entrassimo nel suo camerino e uscissimo senza disturbarla, perché lei è ancora qui, sempre viva
A cui fanno eco le dichiarazioni di Massimiliano Capella, Direttore della Casa Museo Zani:
L’esposizione in Arena della Sacra Famiglia di Giambettino Cignaroli non è un’operazione nostalgica, ma è da ritenersi una vera e propria restituzione artistica.
Seppur per poche ore, la piccola tavola torna infatti nel luogo in cui Maria Callas la ricevette dalle mani di Giovanni Battista Meneghini.
Un dono d’amore che la stessa Callas trasformò nel suo personale talismano e che da Verona l’accompagnò nei teatri di tutto il mondo. Una piccola opera di soli 19 cm che racchiude le emozioni della più grande leggenda del teatro d’opera del XX secolo
Il simbolo La Sacra Famiglia di un amore divenuto portafortuna ad attendere questa sera gli spettatori dell‘Arena di Verona un evento nell’evento che non può far altro che contribuire, amplificandolo, il clima unico delle rappresentazioni areniate.