La Stanza blu di Pablo Picasso, famoso dipinto del genio andaluso, realizzato nei primi anni del XX°secolo, fin dagli anni cinquanta ha suscitato nei più attenti, qualche velato sospetto che sotto sotto nascondesse qualcosa.
Di certo, è stato da sempre noto, che Pablo Picasso dipinse La Stanza Blu precisamente nel 1901 in quel di Parigi.
Tale dipinto venne realizzato all’inizio di quello che poi fu annoverato come “periodo blu“, e risentì molto dell’influenza e delle frequentazioni con impressionisti e post-impressionisti che l’autore aveva avuto modo studiare visitando l’Esposizione di Parigi del 1900.
In effetti il dubbio che La Stanza blu celasse un mistero era da tempo sostenuto da coloro che, analizzando approfonditamente il dipinto, avevano constatato nelle pennellate dell’autore, una direzionalità stranamente falsata, probabilmente dall’ingombro di altro materiale pittorico sottostante.
L’intuizione di pochi sembra essere divenuta realtà oggettiva grazie sempre e comunque al costante approfondimento supportato dalla sempre più innovativa tecnologia che nel caso del mistero intorno a La Stanza blu, ha potuto mettere in campo i raggi a infrarossi, in grado di scavare virtualmente nel dipinto senza ovviamente danneggiarlo.
Sotto La Stanza blu di Pablo Picasso si nasconde un misterioso ritratto
Si deve agli esperti della The Phillips Collection, National Gallery of Art, Cornell University e Winterthur Museo del Delaware, l’ultimo miglio percorso la risoluzione del mistero lungo ormai più di settant’anni dalla prima ipotesi formulata o meglio dal primo dubbio insinuato.
Il team americano di fatto, attraverso indagini riflettografiche all’infrarosso, è arrivato a bypassare La Stanza blu, giungendo così al primo strato di pittura sottostante, individuando davvero e per la prima volta, ciò che per anni si è solo ipotizzato.
Dal dipinto di Pablo Picasso La Stanza blu è così emersa la presenza del ritratto di un uomo con la barba che indossa la cravatta e che tiene la testa adagiata sulla propria mano; quest’ultima piena d’anelli.
Un autoritratto si è sentenziato da più parti, riconducendo il dipinto del misterioso uomo al momento in cui Picasso, affrontò la morte del carissimo amico Carlos Casagemas, suicida per una faccenda sentimentale nella quale sembra che lo stesso Picasso ebbe un ruolo mai del tutto chiarito.
Ma anche per questa
Quest’idea, quella dell‘autoritratto, è maturata in alcuni ambienti proprio perché è stato dato molto risalto alla postura del misterioso uomo celato da La Stanza blu, nel suo atteggiamento di forte malinconia ma obiettivamente sono al momento scarsi gli elementi che possano suffragare tale ipotesi.
E quindi come sempre accade in questi casi, quando un mistero approfondito per anni, viene in qualche modo svelato, almeno in parte, si costituiscono quasi naturalmente diverse ramificazioni che da versanti altrettanto diversi, tentano di perseguire il sentiero tracciato per addivenire così alla totale risoluzione del mistero.
In questo caso si sta cercando di sovrapporre gli autoritratti ufficiali esistenti di Pablo Picasso con il dipinto individuato sotto La Stanza blu, al fine di individuare tra essi quanti più punti di convergenza possibili per così arrivare ad avere non più un dubbio ma una reale certezza che si tratterebbe dello stesso Picasso.
Ancora è lunga la strada e c’è anche chi non perde occasione di sottolineare di come all’epoca a cui si è fatta risalire la realizzazione dei dipinti, la condizione economica di Picasso, molto giovane, fosse non delle più floride e che all’epoca in generale, era quasi consuetudine usare tele già dipinte per dare spazio all’ispirazione del momento.
Come sempre Ti invito a seguirci così che possiamo metterti al corrente dei nuovi sviluppi intorno alla vicenda che pur avendo in parte svelato un mistero, forse ne ha implicitamente creati di nuovi e con più sfaccettature.
Continua a seguire questa, a volte tenebrosa, a volte avventurosa rubrica del mistero e verrai ogni volta catapultato in mondi sempre nuovi alla ricerca anche del più recondito dei misteri terreni e non.