Immagina di passeggiare nelle sale del Louvre e, mentre ti perdi tra capolavori come la Mona Lisa o la Vittoria alata di Samotracia, improvvisamente sbuca Lady Gaga, che con un sorriso malizioso e una posa da diva inizia a giocare con i tesori artistici del museo. Sembra una scena folle? Eppure è realtà, o meglio, è il risultato dell’ultima collaborazione tra il museo più famoso del mondo, Lady Gaga e il colosso cinematografico Warner Bros.
L’arte incontra il marketing (o il marketing invade l’arte?)
Dopo il successo del programma “Run in the Louvre” durante le Olimpiadi di Parigi, in cui visitatori hanno avuto l’opportunità unica di correre tra le statue della Cour Marly o fare cardio davanti alla Vittoria Alata, il Louvre ha alzato ulteriormente l’asticella con un’altra operazione di marketing, questa volta legata al mondo del cinema. In occasione dell’uscita del film Joker: Folie à Deux, sequel dell’acclamato Joker del 2019 con Joaquin Phoenix, il Louvre ha lanciato una collaborazione inedita con Lady Gaga.
Il risultato? Un video di 80 secondi in cui la cantante e attrice, che interpreta Harleen Quinzel, compagna del Joker, vaga per i corridoi del museo, sparando finger guns alle opere d’arte e soffermandosi sulla Mona Lisa. Ma non è finita qui: con un tocco di rossetto rosso, Gaga si avvicina all’enigmatico sorriso di Lisa Gherardini e sembra trasformarlo in un ghigno Jokeriano. Ovviamente, nessun dipinto è stato danneggiato, grazie a un sapiente uso di tagli cinematografici, vetro di protezione e un gioco di messa a fuoco che fa sembrare il tutto molto più trasgressivo di quanto in realtà non sia.
Non è uno spot del film, è arte!
Sorprendentemente, il video non è una campagna pubblicitaria per il film. Secondo quanto riportato dal The Art Newspaper e dal sito del Louvre, questo breve filmato è stato realizzato in collaborazione con Warner Bros. per promuovere la mostra autunnale del museo, “Figure del Folle: Dal Medioevo ai Romantici”, che aprirà il 16 ottobre. La mostra si concentrerà sulla rappresentazione del folle nella storia dell’arte, rendendo Gaga e il Joker partner ideali per un evento del genere. Una follia controllata, insomma, ma che fa parlare di sé.
Un trend che continua: il Louvre e le star
Questa non è la prima volta che il Louvre sfrutta il potenziale del cross-promotional marketing legato a grandi nomi del pop internazionale. Nel 2018, Beyoncé e Jay-Z hanno utilizzato il museo come sfondo per il video di “APEST”**, dove passeggiano tra la Vittoria Alata, la Pietà e, naturalmente, la Mona Lisa, creando una fusione tra arte classica e cultura pop. Anche in quell’occasione, le immagini hanno suscitato reazioni contrastanti, ma l’effetto dirompente della collaborazione ha ottenuto il risultato desiderato: far parlare di sé.
Cosa ci guadagna il Louvre?
Ma la domanda vera è: chi ci guadagna davvero? Il Louvre, con queste operazioni, sembra voler rinfrescare la propria immagine, avvicinando un pubblico più giovane e mediaticamente connesso alla cultura pop. In un mondo dove l’arte è sempre più percepita come distante e riservata a pochi, il museo cerca di reinventarsi, sfruttando il potere delle star e dei social media per attrarre nuove generazioni di visitatori. Dopotutto, in un’epoca dominata da likes e condivisioni, la visibilità è tutto. E cosa c’è di più visibile di Lady Gaga che si diverte con la Gioconda?
D’altra parte, anche per Warner Bros. e Gaga l’accordo è vantaggioso: il Louvre è un simbolo universale di cultura e bellezza, un contesto perfetto per promuovere l’immagine di Harley Quinn, un personaggio che vive di eccessi e provocazioni. L’associazione con l’arte di alto livello può conferire al progetto cinematografico una patina di profondità e prestigio, che si discosta dall’immagine di un semplice film commerciale.
Cosa ne pensano i puristi?
Naturalmente, non tutti vedono di buon occhio queste incursioni del pop nel mondo dell’arte classica. I puristi storcono il naso, vedendo queste collaborazioni come una forma di mercificazione della cultura, un tentativo di sfruttare l’arte per fini puramente commerciali. L’immagine di Lady Gaga che si avvicina alla Gioconda con un rossetto rosso fuoco potrebbe sembrare a molti una profanazione di un’opera che dovrebbe rimanere inviolata.
Ma, alla fine, la domanda rimane: è possibile mantenere l’arte isolata dalla cultura pop e dai trend mediatici? Oppure è giusto che musei come il Louvre trovino nuovi modi per rimanere rilevanti e accessibili a un pubblico sempre più abituato alla fruizione rapida e digitale?
Un futuro di collaborazioni?
Se c’è una cosa che questi eventi dimostrano, è che l’arte e la cultura pop possono coesistere, creando un dialogo che, per quanto controverso, spinge le persone a riflettere, discutere e, soprattutto, a visitare i musei. Chissà quale sarà la prossima trovata del Louvre? Magari vedremo Billie Eilish aggirarsi per le sale, o un crossover con il mondo dei videogiochi.
E tu, cosa ne pensi? È giusto mescolare cultura pop e arte classica, o si tratta di una trovata puramente commerciale? Facci sapere nei commenti, condividi l’articolo e seguici su Instagram per altre news dal mondo dell’arte e del cinema!