Sono le costruzioni che più affascinano gli studiosi dai tempi dei tempi, sono disseminate per il mondo secondo posizioni strategiche, ponte di confine tra presente e passato, oggi facciamo un viaggio attorno ad alcune piramidi del nostro pianeta.
Le piramidi sono sparse per il mondo, ci soffermiamo su Egizi e Maya
Quando si parla di piramidi, le prime immagini che ci appaiono nella mente sono senza dubbio quelle egizie. Gli antichi egizi in 3500 anni di storia del loro regno, costruirono ben 138 piramidi.
L’opinione più diffusa tra gli studiosi, nonché quella raccontataci a scuola, è che i colossi architettonici appartenessero ad un complesso sistema funerario, pur non essendoci prove tangibili di questo.
Forse, proprio in virtù della mancanza di queste prove, altre ipotesi hanno preso piede sulla loro reale funzione e alcune hanno odore di film di fantascienza.
Resta il fatto che la documentazione reperita per avvalorare l’ipotesi funerario-religiosa sia tutta postuma ai ritrovamenti delle piramidi, si parla infatti di un primo rinvenimento nel 1881 grazie a Gaston Maspero (egittologo francese esperto di geroglifici), ma che in favore di quest’ultima ipotesi ci sarebbe un’inversione di credenza teologica sul faraone nella II dinastia, poiché se per gli egizi l’aldilà era la terra di Osiride, sembra che per il loro faraone-dio (ricordiamo che il faraone era considerato tale), la buia terra di Osiride non fosse più sufficiente, per lui si doveva aprire il mondo celeste di Ra, la divinità con la faccia di falco.
Le piramidi probabilmente volevano simboleggiare la “salita al cielo” del faraone, come si evincerebbe da un frammento de i Testi delle Piramidi, testi rituali religiosi, ritrovati all’interno di alcune tombe delle famiglie dei faraoni, ma che risultano tutt’oggi criptici all’interpretazione:
Viene eretta per lui una rampa fino al cielo ed egli sale su quella fino al cielo.
Questa formula, che facilmente l’immaginazione accosta ai gradoni delle prime piramidi, ricorda altri noti testi religiosi, non trovi?
So che vorresti rimanere in Egitto, perchè le misteriose piramidi dei faraoni catturano l’interesse degli appassionati di storia e di arte, fin da piccoli quando a scuola ci obbligavano a costruirle e disegnarle, ma il resto del mondo ci attende, per questo breve viaggio nelle costruzioni a punta.
Nel mondo ci fu un altro grande popolo esperto nella costruzione delle piramidi ed erano indiscutibilmente i Maya e gli Aztechi. La base delle piramidi mesoamericane (maya e azteche) è anch’essa quadrata e questa necessità di costruire un edificio che fosse a base quadrata e che decrescesse per dimensioni in altezza, fino a divenire conica, è probabilmente quella che ha maggiormente destato l’interesse degli appassionati. La domanda che si pone è: perché popoli separati da un intero oceano, avrebbero dovuto adottare questo tipo di costruzione e usarlo per finalità religiose?
Nell’epoca di internet, in cui il mondo è a portata di click ci si potrebbe ispirare con facilità ad una costruzione in un altro paese, ma parliamo di 3000 anni fa, internet non c’era e le Americhe furono “scoperte” dagli europei solo nel 1492. Seppure alcuni popoli navigando avessero attraversato l’Oceano Atlantico, il quesito rimane legittimo.
Le piramidi americane sembrano gigantesche scale e difatti, su molte è ancora possibile salire, godendo della bellezza dei paesaggi tropicali.
Se hai modo di andarci, prova a salire su una piramide al tramonto, perché il senso rituale del luogo permea l’aria.
Anche le piramidi Maya assolvono alla funzione funeraria, ma anche a funzioni rituali.
Nella foto qui a fianco troviamo El Castillo del sito archeologico di Chichén Itzá, oltre alla bellezza indiscutibile della costruzione, la piramide ha una particolarità, nei giorni di equinozio di primavera e di autunno, al tramonto, sulle scalinate si disegnano delle ombre a forma di serpente ed il serpente è una divinità Maya, più precisamente il serpente piumato, che racchiude in se il cielo (uccello) e la terra (serpente a sonagli tropicale).
Troviamo in questa breve descrizione altre affinità tra le due religioni, entrambe adoravano divinità piumate con le quali “interagire” attraverso una costruzione piramidale.
Maya ed Egizi erano grandi astronomi, per alcuni anche troppo
La particolarità delle piramidi non risiede solamente nella costruzione, ma anche nella collocazione dell’edificio.
I Maya e gli Egizi erano grandi astronomi. Le costruzioni religiose avevano una funzione anche astronomica e nei Maya è stata documentata. Ti ho già parlato del serpente che si snoda lungo la scalinata del solstizio a Chichén Itzá, ma anche a Tulum (Messico) un altro sito archeologico costruito con motivazioni di origine rituale, ma è bene ricordare che nelle civiltà del passato i riti religiosi erano fortemente connessi con la vita quotidiana, i Maya eressero un tempio con una piccola finestra [ci tengo a sottolineare piccola perchè l’ho vista coi miei occhi] che dà sul mare (vista mozzafiato sul mar dei Caraibi) e nella quale il sole, all’alba del solstizio d’inverno crea un effetto luminoso unico. Anche in questa circostanza rimane davvero incredibile come abbiano fatto a calcolarne il punto esatto.
Che gli egizi fossero grandi astronomi è noto, avevano redatto mappe astronomiche, delle quali ci sono numerosi reperti soprattutto sui sarcofagi, conoscevano le fasi lunari e avevano ideato gli orologi stellari e molto altro, eppure non avevano tutte le moderne tecnologie di cui disponiamo oggi.
Alcuni sostengono la teoria secondo cui le piramidi di Giza siano state costruite riproducendo sulla terra la cintura della costellazione di Orione.
Gli Egizi attribuivano le tre stelle della cintura al dio Osiride. La teoria della cintura di Orione è stata confutata perché secondo calcoli molto complessi, Orione sarebbe stato visibile nella posizione in cui sono le piramidi oggi 12 mila anni fa, questo farebbe pensare che le piramidi siano molto più antiche delle stime fatte fino ad oggi, ma questa teoria non convince. Certo che la disposizione spaziale delle piramidi ricorda la cintura.
La mole di enigmi irrisolti ha condotto alcuni a pensare che la piramide non sia “solo” un edificio religioso, ma che sia un punto di connessione con civiltà aliene, alcuni credono addirittura che non siano state costruite dall’uomo.
La grandezza dei massi usati, la velocità di costruzione, la collocazione spaziale, l’incredibile affinità col cielo, tutto questo ha lasciato che l’immaginazione di alcuni portasse a pensare le piramidi come un segno che “qualcuno” è stato qui e forse ancora c’è.
Bufala? Forse… lascio a te la libertà di crederci o meno, ma una cosa è certa: le piramidi hanno per tutti un grande fascino e le ipotesi che le toccano lo accrescono.