Da tempo si era alla ricerca di un Libro di pelle umana, forse perché qualche traccia, sia pur fumosa, c’era stata ma mai si era arrivati prima d’ora a concretizzare o meglio toccare con mano un tale manufatto.
In effetti c’erano sì stati dei tentativi mal riusciti di introdurre come realistici dei volumi realizzati in tessuto umano ma ben presto e grazie all’ausilio delle competenze scientifiche, sempre più al passo con i tempi. erano stati smascherati come frutto di una macchinazione al solo fine di destare stupore.
Sarà forse per questo che nel caso del Libro di pelle umana di cui ti sto per parlare, ci sono state poche anteprime e si è divulgata la notizia solo quando ciecherei stata la reale certezza di essere difronte ad un oggetto tanto macabro quanto scientificamente interessante.
Ormai la nostra vita è scandita a livello planetario da statistiche e percentuali di attendibilità che non mancano neanche in questo caso.
Sappi dunque che il comitato scientifico che ha studiato il Libro di pelle umana ha convenuto all’unanimità che si tratta certamente di epidermide umana al 99,9 % per buona pace dei soliti scettici indicando come se ne possano scorgere facilmente i pori.
Trattandosi di un Libro sappi che lo è in tutti gli aspetti canonici che un oggetto deve avere per essere definito tale, compreso il titolo ed esattamente apposto proprio dove chiunque, abituato a leggere libri anche una tantum, se lo aspetterebbe.
Ingiallita ed invecchiata dal tempo, l’epidermide che fascia avvolgendolo il volume dal titolo I destini dell’Anima, è anche ben tirata, segno di una conservazione ideale e di questo non possiamo che rallegrarcene sebbene l’argomento relativo al Libro di pelle umana desti, diciamocelo, sempre un certo timore.
In lingua originale il titolo del Libro di pelle umana è esattamente Des destinèes de l’ame scritto dall’autore francese Harsène Houssaye.
Cenni storici sul Libro di pelle umana
In effetti il destino dell’attuale Libro di pelle umana cambiò radicalmente quando il suo autore lo donò al caro amico Ludovic Bouland, dottore e bibliofilo, il quale con raccapricciante lucidità procedette alla modifica per la quale il volume è oggi famoso.
Quasi riferendosi ad uno scampolo di stoffa come solo una sarta piena di ritagli di vecchi lavori potrebbe fare, è lo stesso Bouland che annota nel volume il perché della “miglioria” e ne citiamo esattamente le parole soprattutto per non rischiare di cadere in errore che in questo caso più che in altri potrebbe rivelarsi fatale.
L’autore dice:
Questo libro è rilegato in pelle umana sulla quale non è stata impressa alcuna decorazione.
Osservando con attenzione potete distinguere facilmente i pori della pelle. Un libro sull’anima umana meritava di avere una copertina umana.
Avevo tenuto questo pezzo di pelle umana ricavata dalla schiena di una donna.
E interessante vedere i diversi aspetti che cambiano su questa pelle, secondo il metodo di preparazione a cui è stata sottoposta. Si può confrontare ad esempio con il piccolo volume che ho in biblioteca, “Sever. Pinaeus de Virginitatis notis”, che è rilegato in pelle umana, ma conciata con alcune spezie (sommacco)
direi che la disquisizione sul Libro di pelle umana può certamente terminare qui con le esatte parole di chi ha inizialmente elaborato e poi realizzato una simile idea.
Se ti stai facendo qualche domanda su la distinzione circa i modi di conciare la pelle umana che l’autore indica nell’ultimo trafiletto, fammi sapere nell’area commenti e magari in uno dei prossimi articoli della rubrica del mistero, andremo insieme a scandagliare ulteriormente l’argomento.
Fino a qualche anno fa, questo era l’unico volume certificato in pelle umana ma ti anticipo per certo che recenti studi ne hanno individuati altri ed uno, puoi credermi, si trova proprio nella tua città.