Licia Lanera, attrice e regista barese sarà in scena al Teatro Kismet di Bari il 19 e 20 febbraio, con l’ultimo capitolo della trilogia dedicata agli autori russi “Guarda come nevica” con “I sentimenti del maiale”, un ritratto inconsueto dell’artista Majakovskij.
Ad accompagnarla sul palco, Danilo Giuva, anche lui volto già noto nella scena teatrale nazionale e una band rock che accompagnerà gli artisti e le parole, in cui l’artista, si focalizza “sull’icona dell’artista maledetto, sui suoi tumulti interni, i suoi amori prepotenti, la paura di invecchiare, la sfida con la morte, l’orrore per la solitudine.”
Licia Lanera e i “Sentimenti del maiale”
Il percorso artistico basato sullo studio e portati a teatro, basati sulle icone della letteratura russa, inizia quattro anni fa con la prima messa in scena di “Guarda come nevica” con “Cuore di cane”, di Bulgakov. In seguito, l’anno dopo a teatro, il “Gabbiano” di Cechov, per poi concludere questo viaggio con Vladimir Majakovskij e “I sentimenti del maiale”.
Tema trattato è quello del suicidio, in modo del tutto ironico, oltre quello dell’arte, fulcro di tutti gli spettacoli della Lanera e dell’isolamento, riferito, forse, al periodo in cui tutti ci siamo sentiti un po’ soli, in cui il tempo era sospeso tra chiacchiere e letture.
“I sentimenti del maiale è uno spettacolo che non si compie mai, uno spettacolo in cui la morte di Majakovskij si fonde a quella di Ian Curtis e di un qualunque maiale.”
Uno spettacolo introspettivo, a suon di rock
Lo spettacolo de “I sentimenti del maiale” ha avuto già la sua prima nazionale, riscontrando successo e grande adesione.
La presenza di Danilo Giuva, sua spalla o come precisano alcune recensioni, il suo doppio, rendono la coscienza di Licia, sdoppiata ed unica nello stesso momento. La band, ripropone brani dei Joy Division e del gruppo grunge per eccellenza, quello dei Nirvana, “il cui testo, come sappiamo, fu scritto dal frontman del gruppo, quel Kurt Cobain che morì anche lui suicida”.
Lo spettacolo, quello dei “I sentimenti del maiale” è contemporaneo, personale e condiviso con un concetto semplice e deciso: l’autenticità. Se puoi, vai a vederlo.