Certe notti, quelle che Luciano Ligabue ha cantato per la prima volta 30 anni fa, possono portarti a festeggiare in un luogo insolito come un autogrill. E proprio così è successo lo scorso 30 settembre all’area di sosta Arda Est, sull’A1 tra Bologna e Milano. Davanti a un gruppo di fan fortunati e sorpresi, Ligabue ha suonato due pezzi in un mini-live improvvisato per annunciare il suo ritorno a Campovolo, fissato per il 21 giugno 2025. L’occasione? I 30 anni dell’album Buon compleanno Elvis, lo stesso che contiene Certe notti, e il ventesimo anniversario dal suo primo spettacolo a Campovolo.
Una celebrazione in grande stile
Ligabue non si è risparmiato, rievocando i tempi in cui Certe notti veniva scritta: “All’epoca forse non avevo capito la potenza di quella canzone. Le canzoni fanno un po’ il cazzo che vogliono e bisogna lasciarglielo fare.” Ora, con uno spirito più maturo, Liga è pronto a celebrare questo importante anniversario nella RCF Arena di Campovolo, per quella che si preannuncia una serata storica.
Il tour teatrale e la sorpresa di suonare in un autogrill
Mentre si attende l’evento del 2025, Ligabue si prepara a partire con il suo tour teatrale di 31 date. Dopo tredici anni dall’ultima volta, tornerà a calcare i palcoscenici dei teatri italiani, partendo dalla sua Correggio con una doppia data zero. “Mai avrei pensato di finire a suonare in un autogrill”, scherza Ligabue, che rivendica con orgoglio una carriera fatta di concerti in luoghi insoliti, dai parcheggi dei supermercati ai bar.
Questo tour arriva dopo un intervento chirurgico al tallone che aveva costretto Ligabue a posticipare le date inizialmente previste per la scorsa primavera. Durante la prova generale, tenutasi il 29 settembre al Teatro Asioli di Correggio, Lenny, il figlio 26enne di Ligabue, ha debuttato alla batteria, mostrando un controllo sorprendente dello strumento. “Ha gestito le dinamiche in un modo che non mi aspettavo,” commenta Ligabue con l’orgoglio di un padre.
Tra passato e futuro: la forza di “Il mio nome è mai più”
Tra i brani che entreranno nella scaletta del tour c’è anche “Il mio nome è mai più”, la celebre canzone contro la guerra che Ligabue ha inciso nel 1999 con Jovanotti e Piero Pelù. Il brano, recentemente ripubblicato per celebrare i suoi 25 anni, ha avuto un impatto profondo nel panorama musicale italiano, anche se non è stato esente da critiche. Ligabue ricorda quel periodo come un momento di forte tensione emotiva, quando la guerra si combatteva a pochi chilometri dalle coste italiane. “È stata una canzone difficile, ma ha ottenuto un risultato assurdo: credo sia il CD singolo più venduto della storia della musica italiana,” commenta.
Il ritorno a Campovolo e un nuovo progetto all’orizzonte?
Anche se la dimensione teatrale può sembrare una sfida per l’energia travolgente di Ligabue, l’artista non ha intenzione di fermarsi. Oltre a scavare negli archivi di Buon compleanno Elvis in vista di una riedizione celebrativa, è in corso anche un docufilm su di lui, sebbene Ligabue abbia precisato di non essere coinvolto nella regia.
Il ritorno a Campovolo si preannuncia come un evento memorabile, un’occasione per celebrare non solo la carriera di Ligabue, ma anche il legame speciale che ha con i suoi fan e con un luogo iconico per la sua musica.
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