L’Imperatore Qin Shi Huangdi, negli anni in cui regnò sulla Cina che per primo aveva unificato territorialmente, è sempre stato, dicono le fonti, letteralmente ossessionato dalla vita eterna e bramoso di trasportare, per così dire, il suo potere terreno anche nell’aldilà dopo la sua morte.
Sima Qian, grandissimo esperto e primo storico dell’antichità cinese, riferisce che alla corte dell’imperatore venivano chiamati alchimisti e maghi affinché propiziassero questa sua voglia di immortalità con pozioni potentissime.
Si narra che l’Imperatore sovente organizzasse vere e proprie spedizioni alla ricerca delle mitologiche Isole degli Immortali forse per cercare di individuare il segreto dell’elisir di lungavita.
Per dare un senso tangibile di queste sue idee di grandezza terrena e non e soprattutto per continuare a governare anche nel regno dell’oltretomba, L’Imperatore ordinò che gli fosse costruita a Xian, antica capitale del paese, strategico punto di arrivo della Via della Seta, quindi confluenza di culture e religioni, poeti, monaci, mercanti e combattenti, un imponente mausoleo.
A tale segno di magnificenza terrena, L’Imperatore affidandò la difesa non a guardie in carne ed ossa ma a un gigantesco esercito di 8mila soldati di terracotta i quali per ben duemila anni, sono rimasti imperterriti e nascosti a guardia delle sue spoglie mortali.
La magnificenza artistica e l’imponenza fisica di tale immenso esercito sono oggi visibili agli occhi del mondo poiché riportati alla luce, esattamente per un puro caso, la bellezza di 47 anni fa, grazie all’operato di alcuni contadini che volevo realizzare un pozzo.
Fu clamorosa la notizia di tale ritrovamento la cui eco avvolse il mondo intero in un batter d’ali.
Lo svelarsi però di 8000 soldati di terracotta non ha portato però allo scioglimento di un nodo decisamente più ingarbugliato e misterioso poiché, nonostante gli anni trascorsi ancora non sappiamo dove sia nasconda la tomba dell’Imperatore Qin Chi Huangdi e soprattutto quali misteri tutt’ora celi da ormai migliaia di anni.
Qualcosa però sembra si stia muovendo in tal senso; le notizie che trapelano sono ancora oltremodo frammentarie da poter avere un quadro minimante rispondente alla realtà, tanto più che è comprensibile che si cerchi in qualche modo di ricreare l’effettivo sbigottimento mondiale come nel caso del ritrovamento dell’esercito di terrcotta.
Forse a svelare il mistero del primo imperatore ci penserà una gigantesca radiografia
Un nuovo progetto, interamente finanziato dal governo cinese, sta valutando un serio studio di fattibilità al fine di posizionare dei rilevatori di raggi cosmici così rivelare e permettere poi di portare alla luce tutti i misteri che si nascondono nella città sotterranea segreta così fortemente voluta dal primo Imperatore della Cina.
Gli team di archeologi, posti a supervisione dell’intera operazione, ritengono che ci siano buone probabilità che nei sotterranei misteriosi della città proibita vi sia un mondo tutto da scoprire e ancora sufficientemente intatto.
C’è però da dire che nessuno scavo è ancora stato fatto all’interno, e altri studi condotti in parallelo hanno già rivelato la presenza di oggetti in bronzo, ceramica e legno e un sistema di drenaggio imponente per proteggere la camera funebre.
Quali saranno gli effettivi misteri che questa imponente operazione consentirà di svelare, ancora non lo possiamo con certezza sapere ma possiamo affermare che le premesse ci sono tutte perché essi siano strabilianti come del resto lo fu agli occhi del mondo il tornare a nuova luce dell’esercito di terracotta.
Tu continua a seguirci per saperne di più su questo affascinante mistero che sta tenendo tutti con il fiato sospeso.