Torna agli onori che le spettano la Maddalena giacente di Antonio Canova, ultima grande opera dell’italiano poeta del marmo che terminò proprio nel 1882, anno della sua morte.
La notizia è rimbalzata sui rotocalchi proprio in questi giorni, finalmente un mistero che si trascinava da più di un secolo, è stato svelato.
Bocche cucite da parte degli interessati fino ad oggi, quando è stata annunciata la prossima vendita all’asta, da Christie’s, della preziosissima scultura.
Per tutto questo tempo la scultura del genio di Possagno, altrimenti conosciuta con il nome di Maddalena giacente, è passata di mano in mano, inizialmente con la risonanza che meritava poiché era ben chiara la committenza da parte di Lord Liverpool allo stesso Canova.
E’ infatti solo successivamente che la sua storia si tinge di mistero fino a scomparire del tutto per molti decenni.
Da alcuni documenti storici se ne ricostruisce la storia fino al 1938 quando la Maddalena giacente smette di essere chiamata con questo nome e compare in un’asta con il vago appellativo da catalogo dell’epoca di statua classica.
Da quel momento il mistero più fitto ha avvolto l’ultima grande opera di Antonio Canova che ricompare nel 2002 in un capannone, forse sistemata accanto a fontanile stampate in serie o peggio a gruppi di gessi raffiguranti Biancaneve ed i settenani.
Ed è proprio in questo contesto che un’ignara coppia decide di abbellire il proprio giardino con qualcosa che ricordasse lo stile classico dell’antica Grecia.
La Maddalena giacente acquistata per poche sterline in una mostra di statue da giardino
I fatti si sono svolti proprio così.
Gli ignari coniugi per la modica cifra di circa 6 mila euro si sono portati a casa un’opera colossale di Antonio Canova e l’hanno amabilmente sistemata nel loro giardino.
Un blocco di marmo bianco di Carrara, cesellato finemente dal maestro dei maestri, il quale come suo solito era in grado di imprimere alla materia oltre che la forma anche un’anima e delle più convincenti tanto da trasmettere i brividi al solo sguardo.
Una simile installazione, sistemata in un sia pur curato giardino, deve aver attratto di giorno in giorno l’attenzione di qualcuno tanto da suscitare nei proprietari il dubbio che forse quell’acquisto in una rimessa per suppellettili da giardino, nascondeva un mistero che andava quantomeno approfondito.
Certamente e questo è l’unico dato di fatto, hanno saputo muoversi con circospezione, facendo probabilmente valutare l’opera in gran segreto per poi far uscire la notizia quando ormai è stata già fissata la data dell’asta.
Si perché uno degli ultimi Canova, la Maddalena giacente, andrà all’asta il prossimo 7 luglio con aspettative molto alte.
Certamente noi di iCrewPlay seguiremo le vicende della Maddalena giacente per tenerti aggiornato su quello che sarà il suo prossimo destino.
Però sul finale vorrei condividere con te uno spunto di riflessone.
Forse, e dico forse, questo tipo di casuale ritrovamento o constatazione critica che sa tanto di essersi consumata sulla via di Damasco, altri non è che un modo per attirare attenzione su un evento, l’asta imminente, per poter così circondare l’oggetto di un’avvincente e personalissima storia per cui può valer la penna impegnarsi economicamente un pochino di più.
Si sa però che in Canova è un Canova ma ti ricordo che è ancora fresca la delusione degli operatori di settore per l’ultima asta con protagonista l’Uomo dei dolori di Botticelli .
Seguiremo insieme la Maddalena giacente verso la sua ritrovata notorietà.