Mahmood, l’artista eclettico e sempre sorprendente, si apre in una nuova intervista rivelando dettagli intimi della sua vita personale e professionale. Al culmine del suo tour europeo, l’artista si prepara per una serie di concerti in Italia, ma è la sua vita sentimentale a catturare l’attenzione questa volta. “A volte mi penso morto, ma poi ricordo che ho ancora troppa musica da fare”, confessa l’artista, sottolineando come la sua passione per la musica lo distolga dai tradizionali percorsi amorosi.
In un momento di sincerità, Mahmood ammette di essere “un po’ complicato” quando si tratta di sentimenti
Nonostante la sua fama e il successo, l’amore rimane un terreno difficile da navigare per lui. Questa rivelazione ci offre uno spaccato umano e vulnerabile di un’artista spesso visto solo attraverso il prisma delle luci della ribalta.
La musica, per lui, non è solo una carriera ma una necessità vitale, un modo per rimanere connesso con se stesso e con il mondo. “Senza la musica, mi sentirei davvero perso,” dice Mahmood, enfatizzando come ogni nota e ogni parola delle sue canzoni siano un pilastro per la sua stabilità emotiva e personale.
Con un grande evento in arrivo, Mahmood è anche tra i nomi annunciati per il Concertone del Primo Maggio al Circo Massimo, un appuntamento emblematico per la musica italiana. Questa performance si prospetta non solo come un concerto, ma come un vero e proprio grido di espressione artistica dall’anima di Mahmood.
Che impatto pensi che queste rivelazioni possano avere sulla percezione del pubblico verso di lui?