Ti è mai successo – specialmente da bambino – di attendere con ansia quella lettera del tuo primo fidanzatino/a o da parte dell’amico/a del cuore del mare? Ti è mai capitato di aspettare alla finestra l’arrivo del postino?
Dear you – MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Ricordo bene quella sensazione di attesa. Ed è quanto sta accadendo oggi – nel pieno del progresso tecnologico e del cambiamento– grazie al progetto Dear you organizzato dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna curato da Caterina Molteni.
In un clima di costante incertezza – che coinvolge tutti i settori dell’economia del Paese – il polo museale MAMbo, ha dimostrato una pronta risposta al cambiamento. Durante il primo lockdown si era già lasciato andare a nuove forme di sperimentazione – per non lasciare nessuno indietro – avvicinandosi sempre più al dilagante modello di fruizione digitale.
Dear you nasce con l’intento di rispolverare la vecchia corrispondenza amorosa, enfatizzando quel tipo di intimità che si crea nella ricezione di una lettera. Ciò che si vuole sottolineare è quanto questo tipo di corrispondenza sia in grado di alimentare dinamiche di vicinanza e sostegno, grazie alla capacità di trasformare una voce lontana in qualcosa di tangibile e prossimo.
La peculiarità di questa iniziativa è la completa libertà! È un progetto in cui non ci sono restrizioni o divieti. L’uso di queste opere d’arte, infatti, esula dai confini geografici nazionali ancora oggi fortemente costretti alle restrizioni imposte dalla pandemia, promuovendo così lo scambio di pensieri e di gesti di attenzione.
Oggi che è così difficile, incontrarsi, abbracciarsi, intrattenere rapporti con il prossimo, si è avvertita la necessità di creare una nuova strategia di comunicazione e relazionale. Il progetto Dear you curato dal MAMbo prevede la spedizione di sei opere di artisti italiani e internazionali a casa del pubblico, tramite corrispondenza postale.
Per quanto riguarda i sei artisti che hanno preso parte a questa iniziativa abbiamo: Hamja Ahsan Giulia Crispiani, Dora García, Allison Grimaldi Donahue, David Horvitz, Ingo Niermann, uniti da una pratica comune legata alla poesia, alla scrittura e alla performance.
MAMbo, Dear you – Dora García
Dear you ha destato la curiosità di molti e infatti si contano 1099 partecipanti italiani, mentre 112 utenti riceveranno la loro corrispondenza all’estero. La prima lettera sotto forma di opera d’arte sarà recapitata nei prossimi giorni in Italia e all’estero ed è stata realizzata dall’artista spagnola Dora García.
Conosciamola meglio! Vive e lavora tra Barcellona e Oslo. Insegna presso l’Accademia Nazionale delle Arti di Osloe Le Fresnoy. Ha rappresentato la Spagna alla Biennale di Venezia nelle edizioni del 2011 e nel 2013 e ha partecipato alla 56° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, e ad altri eventi internazionali.
La maggior parte dei suoi lavori sono focalizzati specialmente su questioni relative alla comunità e all’individuo nella società contemporanea. Il suo lavoro mira ad esplorare il potenziale politico insito nelle posizioni marginali, omaggiando personaggi eccentrici e antieroi (The Deviant Majority, The Joycean Society e Segunda Vez).
Le opere Dora García per il progetto Dear you sono concepite come poesie, brevi racconti, istruzioni per atti performativi. I lavori realizzati dialogano con la dimensione creatrice del linguaggio, guardando alla lettura come un’esperienza trasformativa.
Come già accaduto per i suoi lavori cinematografici, i temi affrontati sono di grande attualità e indagano gli aspetti della contemporaneità che più ci riguardano come la perdita di contatto fisico e le relative ripercussioni sulla nostra sfera emotiva, a partire da una drastica diminuzione della vita sociale e della condivisione.
Cara, chi sei? Sono affascinata dalla scrittura, come sono affascinata dalla lettura, —> <— un’azione va in una direzione mentre l’altra va in quella contraria. Tu leggi quello che scrivo. Io scrivo quello che leggo e leggo quello che scrivo. Potresti non capire tutto quello che scrivo, potresti dover colmare le lacune. Comparirà un nuovo testo.
Il testo che leggerai non sarà esattamente quello che scrivo. La nostra relazione è alla pari (leggere – lettore che scrive – scrittore)? Siamo alla pari? SÌ. SIAMO ALLA PARI. Io scrivo e perciò creo anche il copione di questa relazione, ma potrei essere vittima di un malinteso. Tu, che leggi, hai il potere di fraintendere, crei un nuovo testo – un estratto dell’opera di Dora García.