Un plauso a Suor Giovanna, attrice protagonista dell’iniziativa che ha saputo coinvolgere i ragazzi della scuola nel ricordo di Don Bosco e nella promozione di una street art rispettosa degli spazi pubblici
che brilla di luce propria mentre squarcia le plumbee nuvole temporalesche dell’oblio
che racchiude il significato della speranza
Manu Invisibile realizza un murale ideato sui banchi di scuola
L’idea è nata per caso qualche mese fa: i ragazzi hanno proposto la realizzazione di un murale di Manu Invisible per decorare la parete rovinata del nostro Istituto.L’ho contattato e lui si è reso immediatamente disponibileI fondi a disposizione erano pochi ma l’artista ha voluto nessun compenso: con emozione ci siamo organizzati, abbiamo chiesto il permesso al comune e il 18 ottobre sono iniziati i lavoriPer la realizzazione Manu ha coinvolto i giovani che, felicissimi, hanno preso in mano i colori e seguito attentamente i suggerimenti dell’artista.È nata così anche una grande amicizia tra tutti noi, una esperienza che ci ha enormemente arricchito”.
Negli ultimi anni nei pressi di cavalcavia, su strade a scorrimento veloce dell’hinterland milanese, per lo più tangenziali ed autostrade, sono apparse grandi scritte, sintetiche, lapidarie, composte da una sola singola parole come SUDORE oppure MILIARE o ancora AFFETTO.
Si tratta di opere realizzate proprio dall’artista sardo Manu Invisible del quale vale la pena qui approfondirne la conoscenza sia pur come detto con le limitazioni che ti ho anticipato.
In Manu Invisible, provenendo dal mondo dei graffiti, permane l’approccio urbano di tale disciplina, la sua arte però si differenzia nell’ambito della Street Art per la scelta di inserire parole dall’alto valore simbolico, in contesti urbani fatiscenti e strade a scorrimento veloce.
Manu Invisible indossa un vestito nero con tracce di pittura di diversi colori, è un artista mascherato, lo differenzia una maschera nero lucido dalle forme taglienti, ispirata alla geometria e alla notte.
Diplomato al Liceo Artistico, in seguito ha svolto diverse mostre presso, lo Spazio Galileo di Milano e portato a termine un opera murale sulla facciata del Liceo Carnot Jean Bertin in Francia.
Ha svolto dei corsi privati di affresco, entrambi a Firenze, uno presso l’Accademia del Giglio, l’altro presso la Bottega del Bon Fresco del Maestro Massimo Callossi
Il 4 Aprile 2016, davanti alla Corte di Cassazione viene prosciolto in formula definitiva, dopo esser stato già assolto in primo e secondo grado presso il Tribunale di Milano, nel quale si è riconosciuto il valore artistico del suo intervento.
Nel 2018 porta a termine un Affresco Tradizionale a 360° lungo le pareti dell’Aula Magna Capitini dell’Università di Cagliari.
Salva dunque la facciata della scuola e anche la faccia di chi avrebbe dovuto magari provvedere.