Margherita Hack avrà una statua dedicata nella città di Milano, che sarà inaugurata a giugno del 2022 in concomitanza con il centenario della sua nascita. La Casa degli Artisti sta invitando una serie di artiste italiane e internazionali per realizzare idee e progetti. L’artista vincitrice riceverà una residenza artistica presso la Casa degli Artisti dove riceverà tutto il supporto necessario per realizzare l’opera. Il 19 gennaio sarà nominata la vincitrice del progetto, lo spazio pubblico scelto e le motivazioni.
La scultura verrà poi donata al Comune di Milano, mentre la Fondazione Deloitte si occuperà della manutenzione. La Fondazione Deloitte ha così definito Margherita Hack:
“pioniera nel proprio campo, simbolo di riscatto in grado di ispirare intere generazioni e allo stesso tempo portatrice di valori universali e libera pensatrice anche al di fuori del campo delle materie STEM”.
La realizzazione della scultura dedicata alla celebre astrofisica rientra in un progetto più ampio, attraverso il quale, l’amministrazione milanese si impegna attraverso le opere pubbliche e la toponomastica a valorizzare e a dare risalto a quelle figure femminili che attraverso i loro talenti hanno contribuito al progresso del nostro paese.
La consigliera comunale del PD, Angelica Vasile è stata la principale promotrice della mozione che richiedeva l’intitolazione delle statue alle figure femminili poichè:
“Una società più giusta ed equa passa anche dal riconoscimento del grande contributo delle donne alla scienza, all’arte, alla storia, alla letteratura, ed anche alla conquista della democrazia nel nostro Paese”.
Chi era Margherita Hack
Fondamentalmente atea, ma rispettosa delle diverse fedi, fu sempre attiva nel campo dei diritti delle coppie omosessuali, nel campo dei diritti degli animali e verso ogni forma di progresso del vivere civile.
E’ stata membro dell’Accademia nazionale dei Lincei e ha lavorato presso gli osservatori americani ed europei come membro dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.
Ha avuto un’attività sociale e politica molto intensa. Pur essendo contro la costruzione di centrali nucleari in Italia era favorevole alla ricerca sul nucleare e sulle energie rinnovabili.
Tra il 2010 e il 2011 insieme alla cantante Ginevra De Marco ha realizzato un concerto-spettacolo dal titolo L’anima della terra vista dalle stelle, dove, in qualità di voce narrante, la Hack parlava del suo Novecento.
Le opere di Margherita Hack
Tra le sue opere ricordiamo:
Stellar spectroscopy (in collab. con O. Struve, 1969); L’universo violento della radioastronomia (1983); Corso di astronomia (1984); La galassia e le sue popolazioni (1989); L’universo alle soglie del Duemila (1992); Alla scoperta del sistema solare (in collab., 1993); Cosmogonie contemporanee (1993); Una vita tra le stelle (1995); L’amica delle stelle (1998); Dove nascono le stelle (2004); L’idea del tempo (con Pippo Battaglia, 2006); L’universo di Margherita (con Simona Cerrato, 2006); Il mio zoo sotto le stelle (con Bianca Pauluzzi, 2007); Dal sistema solare ai confini dell’Universo (2009); Libera scienza in libero stato (2010); Il mio infinito. Dio, la vita e l’universo nelle riflessioni di una scienziata atea (2011).
Scrisse una biografia dal titolo: Nove vite come i gatti. I miei primi novant’anni laici e ribelli (con F. Taddia, 2012). Per gli adolescenti scrisse l’atlante dell’universo dal titolo Il cielo intorno a noi (2012); Stelle da paura (con G. Ranzini, 2012), sul tema degli asteroidi; Sotto una cupola stellata (con M. Santarelli, 2012), saggio in difesa della libertà di ricerca; l’autobiografia Il perché non lo so. Autobiografia in parole e immagini (libro+DVD realizzato in collaborazione con il regista E. Castangia, 2013).
Nel 2013 uscì postumo il libro dal titolo Italia sì, Italia no, che raccoglie il suo pensiero sulle questioni scientifiche, politiche, sociali ed etiche.
Il 2022 sarà un anno di importanti centenari. Siamo pertanto in attesa di quest’opera scultorea che ci farà rivivere e ricordare la colta e vivace figura di Margherita Hack.