La Collezione Torlonia, conosciuta come la più grande raccolta privata di sculture antiche, è ora esposta al Museo del Louvre di Parigi. Questa è la prima volta che questi capolavori escono dai confini italiani, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di ammirare pezzi di inestimabile valore storico e artistico.
Un dialogo tra opere d’arte
Fino all’11 novembre, i marmi della Collezione Torlonia dialogano con le opere custodite al Louvre. Questa esposizione esplora la storia dei musei, la nascita della disciplina archeologica e il gusto per l’antico, pilastri della cultura occidentale. Tra i pezzi esposti, spicca il “Caprone” restaurato da Gian Lorenzo Bernini, un’opera di grande rilievo considerata uno dei più grandi capolavori di epoca romana.
Un viaggio nel tempo con la Collezione Torlonia
La mostra, curata da Cécile Giroire, direttrice del dipartimento delle Antichità greche, etrusche e romane del Louvre, si snoda simbolicamente negli appartamenti di Anna d’Austria appena restaurati. Questi ambienti ospitano le collezioni permanenti di sculture antiche fin dalla nascita del Museo del Louvre nel Settecento.
Una retrospettiva imperdibile
La retrospettiva presenta una varietà di generi emblematici della scultura romana: ritratti, sculture funerarie, e copie di celebri originali greci. Sezione dopo sezione, emerge l’eterogeneità dei temi e delle formule stilistiche della scultura romana. I rimandi iconografici e le allegorie rivelano un repertorio comune tra le collezioni del Louvre e della Collezione Torlonia, creando un legame affascinante tra le due raccolte.
Un capolavoro in evidenza
Tra i marmi esposti, il Caprone restaurato da Bernini attira particolarmente l’attenzione. Questo pezzo, già considerato uno dei più grandi capolavori di epoca romana dal Settecento, è il fiore all’occhiello della Collezione Torlonia e rappresenta un punto focale della mostra.
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