A Roma ha preso il via la mostra intitolata I Marmi di Torlonia. Collezionare capolavori che comprende una splendida selezione di marmi collezionati dalla famiglia Torlonia durante l’ottocento.
L’esposizione non è solo dedicata alla collezione della famiglia principesca, si tratta di una raccolta che comprende quattro secoli di collezionismo antiquario.
Roma, oltre ai Marmi di Torlonia con più di 90 opere selezionate tre le 620 appartenenti al catalogo, una collezione antiquaria che comprende quattro secoli di raccolta e restauro
La mostra, a cura di Salvatore Settis e Carlo Gasparri, rende finalmente visibili al pubblico una vasta scelta tra i marmi collezionati dalla famiglia Torlonia nel corso dell’Ottocento ed altri elementi rappresentativi di quattro secoli di collezionismo antiquario, compresi i magnifici bronzi lateranensi donati da papa Sisto IV al popolo romano nel 1471.
Le sculture esposte sono state accuratamente restaurate per l’evento poiché sono state per decenni in magazzino. La parte riguardante il restauro è perorata con grande entusiasmo, si tratta di un lavoro di paziente recupero e pulitura coordinato da Anna Maria Carruba.
La mostra, che vede protagonisti i Marmi di Torlonia e le ricche collezioni da loro acquisite, è organizzata in diverse sezioni:
- Nella prima sezione si trova il solo bronzo della raccolta, una statua di Germanico da Cures ed una splendida selezione di ritratti di età imperiale, due busti di età tardo repubblicana (uno è il Ritratto di fanciulla da Vulci che si ammira nell’immagine sovrastante) ed un ritratto maschile di età ellenistica.
- Nella seconda sezione si trovano marmi di grande interesse storico emersi durante gli scavi promossi dalla famiglia Torlonia nelle loro tenute.
- La terza sezione espone opere collezionate dal restauratore Bartolomeo Cavaceppi e dal cardinale Alessandro Albani, successivamente accorpate alla collezione Torlonia.
- Nella quarta sezione, che comprende 4 sale, si trova parte della eccezionale collezione del marchese Vincenzo Giustiniani, della quale i Torlonia entrarono in possesso nel 1816. Giustiniani fu un grande collezionista e storico d’arte che radunò una splendida e corposa raccolta di statue antiche, se ne possono ammirare in gran parte nella settima sala in cui ne sono state radunate in gran numero. Il pezzo più interessante di questa sala è il Caprone Giustiniani, di ottima fattura e dalla splendida testa attribuita al Bernini.
- La quinta sezione comprende pezzi provenienti da diverse importanti raccolte romane risalenti al Quattrocento ed al Cinquecento, accorpate alla collezione Torlonia in diversi periodi.
Dall’ultima sala della mostra I Marmi di Torlonia. Collezionare capolavori si può accedere all’Esedra di Marco Aurelio, luogo in cui sono temporaneamente esposti i bronzi lateranensi citati ad inizio articolo.
Le sale della mostra si trovano in Villa Caffarelli, per la prima volta utilizzata come spazio espositivo a seguito di un accurato restauro. L’allestimento è a cura dello Studio Chipperfield che ha voluto ricreare, in particolar modo nella parte finale del percorso, le stesse suggestioni che si percepivano negli antichi palazzi nobiliari.
Le sale espositive della mostra I Marmi di Torlonia. Collezionare capolavori sono accessibili anche dall’esterno, il visitatore può decidere liberamente se ammirare solo la mostra, i musei Capitolini od entrambi, pagando il biglietto solo per la parte che si vuole visitare. È una lodevole iniziativa, nuova per i musei Capitolini, che vuole dare la massima libertà di scelta agli avventori.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30, il 24 ed il 31 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 14.00, chiuso il 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio.
Consulta sempre preventivamente la pagina avvisi prima di programmare la visita al museo, occorre organizzarsi dato il delicato periodo.
Puoi acquistare il biglietto d’ingresso online oppure direttamente presso la biglietteria, nel secondo caso si può entrare a seconda della disponibilità di posti.
Inizia col dare una occhiata alla mostra online dai link presenti nell’articolo, sperando in un imminente miglioramento delle misure preventive adottate contro il Covid.