Caro iCrewer, oggi il gruppo musicale dei Metallica festeggia il trentacinquesimo compleanno dell’album Master of Puppets. È stato pubblicato il 3 marzo 1986 dalla Elektra Records e, pochi giorni dopo, il 7 marzo dalla Music for Nations.
Master of Puppets: primo album dei Metallica a superare le 500.000 copie
Il disco si è posizionato al 29esimo posto nella Billboard 200 ed è diventato il primo album dei Metallica a superare le 500.000 copie. Nel 2003, l’album è stato certificato sei volte disco di platino dalla RIAA per aver venduto oltre sei milioni di copie negli Stati Uniti d’America.
Nel 2016 è stato inserito nella National Recording Registry dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America in quanto «culturalmente, storicamente, ed esteticamente significativo».
Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l’album al secondo posto tra i 100 migliori album metal di tutti i tempi, dietro soltanto a Paranoid dei Black Sabbath.
Master of Puppets è un album importante e punto di riferimento per il genere metal. Questo grazie alla fusione di energia punk e robusti riff metallici. Le tracce dell’album sono:
- Battery – 5:12
- Master of Puppets – 8:35
- The Thing That Should Not Be – 6:36
- Welcome Home (Sanitarium) – 6:27
- Disposable Heroes – 8:16
- Leper Messiah – 5:40
- Orion – 8:27
- Damage, Inc. – 5:32
Già la copertina lancia un forte messaggio. Il disco che ha come temi centrali la manipolazione in tutte le sue forme e le nefaste conseguenze che ne derivano.
Il dissenso nei confronti della guerra, con particolare riferimento a quella del Vietnam, e l’angoscia per le vite cadute al fronte portarono James Hetfield ad elaborare il primo disegno delle tombe ordinate e senza nome che poi verranno raffigurate nella copertina.
La seconda traccia, Master of Puppets, che dà il titolo all’album, spesso viene indicata come simbolo di denuncia contro l’abuso di di droghe, come eroina e cocaina. La traccia contiene riferimenti politici o addirittura letterari.
Molti considerano questo disco, l’ultimo con lo storico bassista Cliff Burton, prima che egli scomparisse prematuramente nel 1986, l’apice metallico della band; successivamente il bisogno di entrare in contatto con un pubblico più ampio e di espandere le proprie tematiche, portò, inevitabilmente, il loro sound verso lidi più rock, permettendogli di andare al di là delle sole ambientazioni speed e trash metal.
Il contributo di Cliff per la realizzazione di Master Of Puppets fu molto importante. Nello specifico, oltre a partecipare alla realizzazione di gran parte delle tracce, scrisse Orion, strumentale di altissimo livello che non ebbe mai modo di suonare dal vivo. James Hetfield, dopo la morte del giovane bassista, si fece tatuare una sequenza di alcune note che Burton suonò durante la fase di registrazione di questa canzone.