Max Pezzali torna a far parlare di sé con un nuovo singolo che suona come un inno alla nostalgia: “Discoteche abbandonate”. Questa nuova traccia non è solo una canzone, è un viaggio emozionale nei luoghi che hanno segnato le notti di tante generazioni.
Il cantante, icona degli anni ‘90 con gli 883, ha recentemente organizzato un tour particolare per giornalisti e fan, attraversando le discoteche ormai vuote e silenziose di Milano e Pavia. Queste visite sono state l’antipasto del lancio del suo singolo, che ha debuttato il 15 aprile.
Il pezzo nasce ispirato dal libro “Disco Mute“, che racconta storie di discoteche un tempo fulcro di cultura e divertimento, oggi dimenticate. Pezzali stesso, da giovane, percorreva centinaia di chilometri per unirsi alla festa, anche se spesso il severo dress code lo teneva fuori. Eppure, quell’arrivarci bastava per sentirsi parte di qualcosa di grande.
Max Pezzali: musica, ricordi e trasformazioni
Max Pezzali parla di come le discoteche, una volta colpevolizzate per i problemi giovanili e chiuse una dopo l’altra, abbiano in realtà avuto un ruolo cruciale nella cultura. “Ero il più provinciale dei provinciali,” racconta Pezzali, “e in questi luoghi ho scoperto canzoni e diversità che mi hanno formato.“
Nel suo testo, Pezzali dipinge il quadro di un’epoca ormai sfumata: “Sono anni e solo due giorni fa, ma poi che fretta c’era di chiudere un locale che alla fine per noi è stato una bandiera?” È un invito a riflettere su come quei luoghi, trasformati ora in garage o supermercati, continuino a riecheggiare le risate e le canzoni di un tempo che fu.
E tu? Hai mai vissuto una serata indimenticabile in una di quelle discoteche che ora sono solo un ricordo? Pensi che la musica possa davvero segnare un’epoca come ha fatto negli anni ’90?