Il mercato dell’arte nel 2023 ha registrato un calo significativo della spesa, con una contrazione del 32% rispetto all’anno precedente. Questo dato emerge dal Global Collecting Survey condotto da Art Basel e UBS che ha monitorato le abitudini di acquisto di oltre 3.600 individui ad alto patrimonio netto (HNWIs) in 14 mercati globali. Tuttavia, il rapporto non dipinge un quadro completamente negativo: mentre il volume degli acquisti è aumentato, la spesa media si è orientata verso opere di valore inferiore.
Cosa ha causato il calo della spesa?
La riduzione della spesa media, scesa a circa $363,905 per il 2023, è stata influenzata da diversi fattori economici e geopolitici, tra cui tassi di interesse elevati e tensioni commerciali globali. Inoltre, il calo è particolarmente evidente nel segmento contemporaneo di alta fascia, un settore che aveva prosperato durante gli anni del Covid ma che ora sembra affrontare una fase di ridimensionamento.
Il rapporto evidenzia un dato generazionale interessante: mentre i Millennials hanno ridotto la loro spesa del 50% rispetto al 2022, la Generazione X ha mantenuto una crescita stabile, con una media di $578,000 spesi nel 2023. Questa discrepanza potrebbe spiegare il drastico calo nel mercato di fascia alta, poiché i Millennials avevano contribuito in modo significativo all’aumento della spesa negli anni precedenti.
L’aumento dei miliardari non sta aumentando la spesa d’arte
Nonostante l’aumento nel numero di miliardari, la percentuale di patrimonio destinata all’arte è calata, passando dal 24% nel 2022 al 15% nel 2024. Questo cambio di tendenza indica che, pur continuando a comprare, molti collezionisti scelgono opere di valore inferiore, spesso sotto la soglia dei $700,000 e addirittura sotto i $10,000 per stampe e opere su carta.
Come spiega la studiosa di mercato Clare McAndrew, il passaggio a opere di valore minore non è necessariamente un male. Questo potrebbe favorire la diversificazione del mercato e l’inclusione di nuovi collezionisti, oltre a creare una maggiore stabilità in un settore a lungo dominato dalle oscillazioni speculative delle opere di fascia alta.
Il mercato dell’arte sta cambiando direzione, aprendo a nuove dinamiche e a una base di acquirenti più ampia. Questa trasformazione potrebbe ridefinire il futuro dell’arte contemporanea, rendendola accessibile e diversificata come non mai. Qual è la tua opinione su questo trend? Raccontacelo nei commenti e seguici per le prossime analisi!