C’è chi ha avuto la fortuna di essere nato negli anni giusti, quando le grandi rockstar non erano ancora dinosauri, ma gente arzilla che saltava da un palco all’altro, da un paese all’altro e faceva tour mondiali e concerti da tre ore, quando tante icone della musica non ci avevano ancora lasciato o quando altrettante band storiche ancora non si erano sciolte. Poi c’è invece chi è stato destinato a vivere in epoche meno felici e si è rassegnato ad ascoltare la musica con la M maiuscola su YouTube.
Di uno dei più grandi sgarbi fatti a noi nuove generazioni dobbiamo ringraziare una band americana, formatasi ad Athens nel 1980, e che è stata un simbolo degli anni ’90. Sto ovviamente parlando dei REM che poi, nel 2011, hanno deciso di sciogliersi e di dedicarsi ad altri progetti. Per quanto bene io voglia a Michael Stipe, Peter Buck, Mike Mills e Bill Berry non potrò mai perdonarli per questa scelta. A noi giovani fans non pensano?
Michael Stipe, però, sembra essere sulla via della redenzione. Già nel 2019 aveva pubblicato un singolo, Your capricious soul, da un sound più pop rispetto a quello dei REM, e i fan erano impazziti ed erano stati tanti i messaggi di bentornato. In occasione del suo sessantesimo compleanno, il 4 gennaio 2020 aveva poi fatto uscire un secondo singolo, Drive to the Ocean, bellissimo, che ancora di più ci aveva fatto sentire la mancanza sua e dei REM.
Infine, il 29 marzo 2020, quando da poco era scoppiata la pandemia, era tornato con No Time for Love Like Now, che aveva poi ripubblicato qualche mese dopo. Una canzone che era un regalo per tutti noi fan, un modo per aiutarci a superare quei momenti difficili, quelle giornate grigie piene di preoccupazioni. Con questa canzone, con la sua voce calda e calma e con quel sorriso dolcissimo alla fine del video, Stipe ci aveva accolti e ci aveva abbracciati per 4 minuti e 52 secondi. In un momento in cui tutti ne sentivamo un disperato bisogno.
Michael Stipe torna finalmente nel mondo della musica?
Questa è la vera domanda a cui Stipe deve rispondere. E risponde. Ai microfoni di BBC HARDTalk ha rivelato infatti qualcosa in più sui progetti a cui vuole dedicarsi questa estate. Uno dei suoi più grandi interessi continua a rimanere la fotografia e l’artista ha ribadito che non ha intenzione di mettere da parte questa passione; in primavera aveva pubblicato un nuovo libro di foto che raccoglieva 170 immagini scattate durante la pandemia.
Nonostante, quindi, al centro dei suoi pensieri ci sia soprattutto la fotografia, Michael Stipe ha rassicurato tutti dichiarando:
“Non mi sono arreso come musicista. Voglio dire: amo fare musica, amo scrivere, amo comporre e arrangiare. Non è facile, però. Ai tempi dei REM ero più ispirato. Ora sono da solo: non ho contratti, sono un artista svincolato”.
Se questa poteva sembrare una dichiarazione un po’ fine a se stessa, che prometteva poco, il cantante ha invece continuato:
“Quest’estate lavoro a nuova musica. Spero che continui ad essere parte della mia vita per il resto dei miei giorni. Attraverso di essa ritrovo la gioia“.
Sembra quindi che Stipe sia davvero intenzionato a tornare nel mondo della musica, con un album da solista che già non vediamo l’ora di ascoltare, consapevoli che sarà non un bel disco, ma un capolavoro.