Mmuseumm, si trova a New York e fa parte di quei musei un pò fuori dal comune. Situato nel centro di Tribeca ha come location un ascensore in disuso, di sei metri quadrati, facente parte di una vecchia fabbrica di vestiti di Brodway.
L’idea è venuta in mente ai fratelli Benny e Josh Safdie, in collaborazione con il regista Alex Kalman.
Custodisce oggetti che rappresentano la società contemporanea, provenienti da tutto il mondo, raccolti nel corso di dieci anni. Tutti i cimeli sono ben sistemati appositamente su un piano di velluto rosso.
Mmuseumm 1, è stata aperto nel 2012, mentre nel 2015 è stata inaugurata la seconda ala, Mmuseumm 2, tre porte più in basso.
Mmuseumm, per chi vuole guardare il mondo oltre la superficie
Storie, racconti e momenti di vita vissuta, questo è quello che troverete nella collezione permanente del Mmuseumm. Elementi quotidiani come uno spazzolino, una raccolta di sacchetti di patatine fritte, un cartone di un happy heal comprato in Iran, un profumo.
E per non farsi mancare nulla, una scarpa che secondo i fondatori è stata gettata al Presidente W.George in Iraq e di scarpe c’è n’è un’altra, quella tirata dal giornalista Muntadhar al-Zaidi al presidente George W. Bush a Baghdad mentre teneva il suo discorso nel 2006.
All’apparenza, potremmo pensare ad oggetti considerati inutili ma in realtà lo scopo è quello di raccontare la società, centrata più sulle storie che questi banali oggetti raccontano e non come pezzi d’arte che troviamo in un classico museo.
Da dove provengono questi oggetti?
Visitando il museo nell’ascensore, ti troverai di fronte ad un vasto numero di oggetti. Alcuni fanno parte della collezione permanente, altri ruotano nel tempo e per capirne il senso e il significato, oltre che la loro provenienza, i fratelli Safdie hanno messo a disposizione un video introduttivo che spiega, in primis, il progetto e in seguito tutte le informazioni sui cimeli custoditi con cura.
Ad ogni oggetto, c’è un numero assegnato che lo identifica e su un dépliant potrai leggere tutti i dettagli. Le storie su come sono stati recuperati tutti i pezzi sono il fulcro della nascita del Mmuseumm.
“Alcune persone prendono l’iniziativa in modo serio, altri la trovano divertente. Alcuni visitano l’esposizione in cinque minuti altri ci passano ore, per noi questo è uno specchio della società” (Alex Kalman, co-fondatore museo)
Non fermarti all’apparenza
I fondatori del museo hanno studiato nei dettagli la loro idea. A partire dalla scelta dell’ascensore, un mezzo che nella vita quotidiana ci permette di spostarci su e giù in comodità, senza far più caso al gesto meccanico di pigiare il tasto del piano della nostra destinazione, alla sistemazione degli oggetti in modo scrupoloso sul velluto rosso e alla scelta di tutta la collezione.
Analizzando tutto il contesto è, fondamentalmente, un luogo concettuale, definito di “Object Journalism”.
Regole del Mmuseumm
La prima regola del Mmuseumm è riflettere. Il museo non è pura arte, ma è questione di sentimenti, quelli che vengono scaturiti dal ricordo e dall’importanza di un gesto che è riferito all’oggetto.
Perciò la seconda regola è: “Il sentimentalismo è un sistema di filtrazione importante “, parole del proprietario del museo.
Per quanto riguarda l’ultimo accorgimento: il luogo non è una raccolta di pezzi vintage, ma ogni oggetto custodisce una storia bella o brutta ed è lo specchio della società contemporanea.
Si tratta sicuramente di un museo particolare ma sicuramente da non perdere, un po’ per curiosità e un po’ per vedere qualcosa di diverso.
Inoltre, è accessibile 24 ore al giorno, potrai vedere cosa c’è all’interno dagli spioncini della sua porta, un’esperienza da fare.