Hai mai pensato a come l’obiettivo di una fotocamera possa catturare non solo immagini, ma storie di vita sospese tra fuga e speranza? In Molise, dal 10 gennaio al 16 febbraio 2025, prende il via la quinta edizione del Molichrom: Festival della Fotografia Nomade, un evento che esplora il tema del nomadismo della sopravvivenza. Questa rassegna si pone l’obiettivo di trasformare la tragedia dei rifugiati in un momento di riflessione e rinascita culturale.
Un tema attuale e toccante
Viviamo in un’epoca segnata da conflitti, cambiamenti climatici e migrazioni forzate. Il festival si concentra su quel fenomeno noto come nomadismo di sopravvivenza, un’espressione che descrive chi è costretto a muoversi per necessità, creando nuove forme di convivenza in spazi urbani spesso temporanei. Questa chiave di lettura offre uno sguardo sulla fragilità e l’adattabilità umana.
L’inaugurazione: uno sguardo profondo attraverso la fotografia
L’evento si apre il 10 gennaio a Campobasso, presso il Palazzo GIL, con la mostra L’ultimo Ballo: Vite sospese al tempo della guerra del fotoreporter Alessio Romenzi. Attraverso immagini di forte impatto, Romenzi ci conduce nelle vite di civili costretti a fuggire dai loro paesi, evidenziando come ogni scatto possa raccontare il dramma e la resilienza umana.
Workshop e incontri da non perdere
Il programma del festival è ricco di appuntamenti pensati per coinvolgere ed educare. L’11 gennaio, il filosofo Paolo Benanti guiderà una discussione su etica e creatività nell’era dell’intelligenza artificiale, offrendo uno sguardo sul futuro della fotografia. Per chi ama immergersi nell’azione, il 12 gennaio ci sarà una passeggiata fotografica gratuita tra le vie di Campobasso, guidata da Barbara Di Maio e Francesca Tiboni, che metteranno in luce il ruolo femminile nella street photography con l’incontro Women in Street Italy.
Grazie al Molichrom Lab, i rifugiati accolti in Molise diventano protagonisti, raccontando le proprie storie attraverso la fotografia. Questo approccio trasforma numeri e statistiche in esperienze personali, favorendo l’integrazione e la comprensione reciproca. Un esempio significativo è l’intervento di Tina Marinari di Amnesty International Italia, che il 14 gennaio affronterà il tema dei crimini di guerra nella Striscia di Gaza, offrendo una prospettiva critica sulle attuali crisi umanitarie.
Opportunità per appassionati e professionisti
Il festival non è solo riflessione: offre anche strumenti pratici per gli amanti della fotografia. L’11 e 12 gennaio, Andrea Boccalini terrà un workshop sul ritratto ambientato, ideale per chi vuole affinare le proprie capacità nel raccontare storie attraverso i volti.
Il Molichrom non è solo un evento artistico, ma anche un motore di crescita per il Molise. Co-finanziato dal Piano Sviluppo e Coesione della Regione Molise, dimostra come la cultura possa diventare uno strumento di promozione territoriale e rinascita economica.
Se sei appassionato di fotografia o semplicemente vuoi immergerti in storie che lasciano il segno, non puoi perderti questo festival unico. Segui i nostri canali social per aggiornamenti e raccontaci la tua esperienza..