Al MoMa di New York finale d’annata con la celebrazione finalmente del centenario della nascita di Federico Fellini che in effetti avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno ma per le note vicende legate all’emergenza sanitaria non si è potuta svolgere.
Fellini 100, un tributo al regista riminese che ha saputo fare della sua passione un mestiere e un’arte allo stesso tempo
Cinecittà ha inaugurato al Museum of Modern Art di New York l’attesissima retrospettiva completa dei suoi film, per la prima volta interamente restaurati in 4k, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale.
Gli Stati Uniti d’America come momento conclusivo del tour ufficiale che dall’inizio del 2020 avrebbe dovuto portare i capolavori di Federico Fellini, nella nuova versione restaurata da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna e CSC-Cineteca Nazionale, nelle principali sedi culturali e istituti cinematografici di tutto il mondo.
Tale iniziativa era parte integrante del programma pensato per Fellini 100 che al suo interno aveva previsto una lunga stagione di omaggi per il centenario della nascita del maestro riminese; il tutto coordinato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
L’organizzazione fattiva dell’evento che si è poi tramutato in un tour internazionale della retrospettiva felliniana è interamente stato concepito dal’ Istituto Luce-Cinecittà.
Ad accogliere nella Grande Mela il circo delle più belle magie felliniane, Paolo Sorrentino, il cui viaggio negli U.S.A. era già in programma a sostegno della candidatura agli Oscar del suo nuovo film E’ stata la mano di Dio.
Il regista partenopeo ha così potuto introdurre il film “La Strada”, descrivendolo come:
uno dei film più malinconici di Fellini, l’autore che, più di ogni altro, ha saputo descrivere l’inadeguatezza dell’uomo di fronte alla vita, il più grande regista di tutti i tempi, al quale sono spesso stato avvicinato, con mio imbarazzo, ritenendolo inavvicinabile per chiunque. Nessuno è mai stato o sarà come lui
Il restauro della pellicola “La Strada” è stato interamente svolto nei laboratori di Cinecittà, e al MoMa è stato l’indiscusso protagonista della serata.
E’ pregevole sottolineare come l’intervento tecnico, la prima volta in assoluto, si è svolto sul prezioso negativo originale del film e questo grazie alla disponibilità della Filmauro e di Aurelio De Laurentiis.
Un grande omaggio dunque riservato proprio al museo Newyorkese, che però da tempo ospita nelle sue sale i grandi protagonisti del nostro cinema: Pasolini, Antonioni, Bertolucci, dando lo stesso spazio alle voci decisamente contemporanee come quelle di Paolo Virzì, Ferzan Ozpetek e le sorelle Rohrwacher.
Una importante fetta di del programma, all’interno dell’evento Fellini 100 che te lo ricordo, va annoverato nelle celebrazioni per il centenario della nascita del genio riminese, è coordinata da Paola Ruggiero per la retrospettiva e Camilla Cormanni per Cinecittà e ha davvero viaggiato nelle più prestigiose istituzioni cinematografiche di tutto mondo toccando città quali Shangai, Tokyo, Taipei e ora gli Stati Uniti.
La retrospettiva del MoMA sarà aperta la pubblico fino al 12 gennaio 2022 con le modalità anticovid previste dalla legislazione U.S.A.
Alla fine come digressione sul tema, magari potremmo pure chiedercelo che effetto avrete fatto al maestro tutto questo peregrinare intorno al mondo, schivando a tratti qualche forzoso stop a causa della pandemia, Lui che nella sua casetta di Gambettola nell’entroterra riminese, dove trascorreva le estati con i nonni, chissà se l’avrà mai immaginato un 101esimo compleanno così.
E a noi piace pensarlo come un si perché nella magia felliniana tutto era ammesso e contemplato anche e soprattutto il più irrealizzabile dei sogni.