In un significativo atto di cooperazione internazionale, l’Argentina ha restituito all’Italia un importante lotto di 450 monete greco-romane sequestrate alla frontiera nel 2011. La cerimonia ufficiale si è svolta presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, segnando un successo nella tutela del patrimonio culturale e nella lotta alla criminalità internazionale.
La cerimonia ha avuto luogo all’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, alla presenza di figure di spicco come la ministra della Sicurezza argentina Patricia Bullrich, il segretario alla Cultura Leonardo Cifelli e l’ambasciatore italiano Fabrizio Lucentini. Durante l’evento, l’ambasciatore Lucentini ha espresso gratitudine verso le autorità argentine e ha sottolineato l’importanza della restituzione sia dal punto di vista culturale che della sicurezza. La ministra Bullrich ha evidenziato il lavoro di squadra che ha portato al sequestro e alla restituzione delle monete, coinvolgendo la Dogana argentina, la Polizia Federale, l’Interpol e il Comando dei Carabinieri.
Il Significato della Restituzione delle monete
La restituzione di queste monete rappresenta un doppio successo: da un lato, si recupera una parte del patrimonio culturale italiano, dall’altro si dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale in materia di sicurezza. La ministra Bullrich ha affermato che il governo argentino attribuisce grande importanza a questo risultato, che non solo ha un valore culturale ma rappresenta anche un successo delle politiche di sicurezza bilaterale.
Il colonnello Mario Mettifogo, vice comandante del nucleo Tutela Patrimoniale dei Carabinieri, insieme al sergente maggiore Luca Migliaccio, è stato incaricato di riportare in Italia il prezioso lotto. Mettifogo ha dichiarato all’Ansa che il sequestro e la restituzione delle monete sono particolarmente significativi per il loro valore patrimoniale e storico. Le monete, di epoca greco-romana e provenienti da zecche siciliane, rappresentano reperti rari e pregiati la cui esportazione è vietata dall’Italia.
Il sequestro risale al 19 gennaio 2011, quando agenti della Dogana argentina hanno intercettato all’aeroporto di Buenos Aires un cittadino italiano in possesso di 450 tra monete e medaglie. Grazie alla cooperazione bilaterale, le foto dei beni sono state inviate al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Con l’aiuto della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, è stato stabilito che le monete erano reperti numismatici rari, riconducibili alle zecche greche dell’Italia meridionale e della Sicilia.
Questo evento non solo riafferma l’importanza della tutela del patrimonio culturale ma dimostra anche l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali. La restituzione delle monete greco-romane all’Italia rappresenta un passo avanti significativo nella protezione dei tesori culturali del mondo.