Una nuova mostra alla New-York Historical Society mette in luce l’architettura del passato di New York, raccontando la storia di una città in costante cambiamento. Con oltre 90 opere esposte, i visitatori possono fare un viaggio nel tempo e scoprire i monumenti ormai scomparsi che un tempo definivano lo skyline di New York.
Un tuffo nel passato architettonico
New York è molto più di una semplice città; è un ecosistema complesso e in continua evoluzione. La mostra “Lost New York” accende i riflettori sulle sue architetture perdute, edifici che nel tempo sono stati modificati o abbattuti e che un tempo erano il simbolo della città. Attraverso testimonianze di cittadini, come una signora che ricorda la sua visita al Metropolitan Opera House nel 1939 e un direttore del coro che riflette sul monumento di Harlem “Lift Every Voice and Sing”, si delinea il ritratto di una metropoli in perenne metamorfosi.
Dettagli della mostra a New York
Curata da Wendy Nālani E. Ikemoto, la mostra è aperta al pubblico fino al 29 settembre presso la New-York Historical Society. “Lost New York” riunisce una collezione di oltre novanta opere, tra dipinti, fotografie e incisioni, tutte rappresentanti le trasformazioni di New York nel corso dei secoli.
Tra gli edifici iconici oggi scomparsi, la mostra documenta la Pennsylvania Station, progettata da Charles Follen McKim, rimasta in piedi per soli 54 anni prima di essere demolita. Questo evento portò alla creazione della Commissione per la conservazione dei monumenti di New York. Un’altra opera notevole è la litografia di François Courtin che raffigura il Crystal Palace di Joseph Paxton, una delle architetture più innovative della sua epoca.
La mostra offre anche uno spunto di riflessione su temi attuali come la gentrificazione e la devastazione ambientale. La curatrice Wendy Nālani E. Ikemoto ha dichiarato: “Spero che i visitatori saranno felici di riscoprire i punti di riferimento che una volta definivano i luoghi che conoscono, ma anche di riflettere su problemi gravi come la gentrificazione e la devastazione ambientale. È stato un onore connettersi con i membri della nostra comunità e ascoltare le loro esperienze con questi luoghi perduti. Le loro voci danno vita e significato alla mostra, sostenendo la memoria di questi siti.”
Hai mai visitato un luogo di New York che non esiste più? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!