Una grande offerta culturale quella proposta dalla città di Napoli, Andy is back è la mostra interamente dedicata ad Andy Warhol, l’uomo e l’artista raccontato attraverso le sue opere e la sua Pop Art “per tutti” come diceva lo stesso Warhol, colui che indirizzò l’arte non solo ai pochi eletti ma alla massa, al popolo, rendendola commerciale.
Una mostra di oltre 130 opere esposte nelle varie sale dedicate alle varie fasi di elaborazione artistica di Andy Warhol: dalle icone, al suo rapporto con la musica con la realizzazione di copertine musicali, alla moda con i ritratti degli stilisti amici, alla installazione della sua Factory, del suo studio creativo ed ambiente lavorativo.
Grande cura ed attenzione con opere originali mai esposte prima.
Ma perché proprio Napoli?
C’è un forte connubio tra la città di Napoli e Andy Warhol, egli stesso fu affascinato dalla città, dall’accoglienza, dai colori, dal clima e soprattutto dal Vesuvio dipinto in mille versioni dallo stesso artista, avvicinandosi alla questione ambientale.
Entriamo all’interno della mostra.
Andy is back: la mostra al PAN di Napoli
Prodotta da Navigare srl, in collaborazione con il Comune di Napoli, dell’Assessorato alla Cultura di Napoli e PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra sarà disponibile fino al 31 luglio 2022.
Andy is back non mostra soltanto l’artista fondatore della POP ART, ma l’uomo che ha saputo trasformarsi in artista rivoluzionario, riprogrammando l’arte che attraverso il suo pensiero rivoluzionario cambiò la sua funzione comunicativa rivolgendosi non solo ai pochi eletti ma a tutti, alla massa, diventando così commerciale.
La mostra si suddivide in varie sale tematiche dedicate alle varie fasi di realizzazione artistica di Andy Warhol, un universo completo che spiega la sua produzione artistica ed il cambiamento personale. Si spazia dalla musica all’editoria, alle icone POP, alla moda, al cinema, alla fotografia, alla sua Factory, tutte presentate dalle sue opere.
Iniziando dalle sue celebri ICONE, simboli del superamento dei canoni dell’arte con la POP ART, troviamo volti noti dello star system come Marilyn Monroe, Liz Taylor e varie figure, oggetti di uso comune che divennero opere d’arte commerciali come il famoso marchio Campbell’s o Coca Cola. Tecniche di serializzazione che resero Warhol quello che lui voleva essere e cioè “una macchina da produzione commerciale” che realizzava opere in serie.
La sua arte pubblicitaria trovò sbocco nella New York del 1950, quando Andy Warhol si trasferì terminati gli studi artistici. Qui si dedicò alla collaborazione con alcune riviste di moda come Vogue e alla produzione di disegni di copertine musicali. Iniziò a diventare un illustratore ed un artista commerciale, molto conosciuto dalle star entrando in quello chiamato star-system.
Iniziò a produrre molti ritratti di persone famose, stilisti, musicisti, attori, entrando nel marketing artistico.
Divenne anche produttore di alcuni lungometraggi e manager dei Velvet Underground, la band rock musicale.
Importante è la realizzazione della sua Factory, un ambiente riproposto al PAN di Napoli per mostrare allo spettatore il luogo che Andy Warhol servendosi dell’euforia degli anni ’60 e dello strumento a fortissimo impatto mediatico (la pubblicità), trasformò da studio in fabbrica.
“Alla concezione dell’artista solo e pensante nel suo studio, si sostituì così quella dell’artista-businessman, circondato da tutti i suoi dipendenti e collaboratori; da lì, la Silver Factory, altro appellativo con cui venne denominato quell’anomalo studio, dal momento che le pareti erano tutte tappezzate di carta d’alluminio e dipinte d’argento, divenne il luogo dove si riuniva il mondo della New York underground.
In quell’enorme spazio, situato inizialmente al 231 East 47th Street, si produceva tutto: quadri, film, cover musicali, sculture, copertine di riviste e molto altro.
Fu lì che videro la luce i primi film diretti da Warhol, i The Velvet Underground & Nico, la cui celebre cover disegnata da Andy guadagnò il decimo posto nella classifica delle “100 migliori copertine della storia” stilata dalla rivista di critica musicale Rolling Stones, e la rivista Interview, nella cui copertina veniva raffigurato il volto del personaggio del momento, spesso immortalato dallo stesso padrone della Factory.”
E poi Napoli ed il Vesuvio. Andy is back, Andy Warhol ritorna.. a Napoli, in quella città dove venne invitato nel 1975 dal gallerista Lucio Amelio, respirò l’aria vivace della città che gli ricordava, in un certo senso, New York.
Passò un lungo periodo nella città di Napoli, divertendosi alle feste e curiosando nei vari vicoli con la sua amica Polaroid, nacquero anche le cosiddette Napoliroid, foto del quotidiano in questa sua “vacanza” a Napoli.
Fondamentale fu la figura del Vesuvio, che Warhol raffigurò in tutta la sua imponenza, importante perché fece avvicinare l’artista alla questione ambientale cambiandolo anche personalmente.
“Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario e anche un grande pezzo di scultura. Il Vesuvio è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale.”- Andy Warhol
Questa fu una delle frasi riflessive di Warhol, che lo portano a rivolgere il pensiero verso il disastro. Una delle opere più importanti legate sempre al disastro fu la prima pagina del Mattino con Fate Presto, un titolo, un articolo di giornale che l’artista fece diventare arte, nato dopo il tragico terremoto in Irpinia del 1980, esposto nella mostra in una stanza appositamente dedicata.
“L’arte ha sempre un messaggio salvifico.
Quella di Warhol più che aiutare a superare le difficoltà pone una riflessione sul tema del disastro, ponendo lo spettatore nella condizione di riflettere su che cosa è il disastro, cos’è la guerra.
Mi vengono in mente i disastri di Warhol, la sedia elettrica, quindi l’arte ha la capacità di far riflettere, di far arrivare lo spettatore dell’opera a delle conclusioni che altrimenti non riuscirebbe ad avere”- Edoardo Falcioni curatore della mostra Andy is back
Informazioni utili
Orari di apertura:
dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.30
sabato, domenica e festivi
dalle ore 9.30 alle 21.00
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura
Aperto tutti i giorni
Info ticketing e contatti: +39 351 9691405 / +39 081 7958601
info@navigaresrl.com
Per prenotazioni gruppi/scuole: +39 351 8403634 / +39 3336095192
prenotazioni@navigaresrl.com