Come vedono il mondo i ragazzi detenuti in un istituto penale minorile? La mostra fotografica minorile “Dalla mia prospettiva”, inaugurata al Museo degli Innocenti di Firenze, prova a rispondere con 66 scatti realizzati da 22 giovani tra i 15 e i 17 anni, detenuti in cinque istituti italiani. Un’esposizione gratuita, aperta fino al 22 marzo, che offre un punto di vista spesso ignorato: quello di chi vive dietro le sbarre.
Un progetto per dare voce a chi non ce l’ha
Non si tratta solo di foto, ma di un’opportunità di espressione. Il progetto nasce grazie all’Autorità garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti. A guidare i giovani artisti è stato Valerio Bispuri, un fotoreporter con anni di esperienza nei contesti carcerari, dall’America Latina all’Italia.
Le immagini esposte sono il risultato di un laboratorio fotografico che ha coinvolto i ragazzi di istituti penali minorili di Catanzaro, Cagliari, Roma, Torino e Pontremoli. L’obiettivo? Permettere loro di raccontarsi attraverso la fotografia, rivelando il loro modo di vedere la realtà.

Tre temi che parlano di vita
Il percorso della mostra fotografica minorile ruota attorno a tre domande fondamentali:
- Come è cambiato il quotidiano da quando sono in istituto?
- A chi o a cosa va il mio pensiero durante la detenzione?
- Quali sono i miei sogni per il futuro?
Tre temi che spingono a riflettere e che offrono uno spaccato di vita autentico, senza filtri né retorica. Ogni immagine racconta una storia, fatta di speranze, paure e desideri.
Più di una mostra: un progetto di crescita
Per i ragazzi coinvolti, questo progetto è stato molto più di un semplice laboratorio. Fotografare significa osservare, scegliere, comunicare. Ogni scatto rappresenta un tentativo di dare forma ai propri pensieri, di raccontare la propria esistenza oltre i confini imposti dalle mura di un istituto penitenziario.
Non è un caso che le foto esposte diventeranno parte di una pubblicazione, un modo per lasciare traccia di questo percorso. Inoltre, un pannello espositivo svela il dietro le quinte del lavoro, mostrando il processo creativo che ha portato alla realizzazione degli scatti.
Perché dovresti visitarla?
Perché spesso ci dimentichiamo che dietro i numeri e le statistiche ci sono storie vere, persone con un passato difficile ma anche con un futuro ancora da scrivere. La mostra fotografica minorile non cerca compassione, ma consapevolezza.
Se ti trovi a Firenze, fai un salto al Museo degli Innocenti prima del 22 marzo e lasciati sorprendere da una prospettiva che non ti aspetti. Se questo progetto ti colpisce, parlane, condividilo: dare spazio a queste storie significa offrire ai ragazzi una possibilità in più.