È con immensa gioia che annunciamo la mostra artistica “Maradona il calciatore, l’arte lo celebra“, curata da Amedeo Fusco, con la partecipazione speciale di Diego Maradona Junior, che interverrà. L’evento prenderà vita il 6 settembre, seguita dal vernissage ufficiale il 7 settembre 2023 alle ore 19:00. La mostra è proposta in anteprima in concomitanza del 31° Festival del Peperoncino, presso il suggestivo Museo DAC a Diamante, dal 6 al 10 settembre 2023.
Maradona il calciatore, l’arte lo celebra: la mostra
Questa esposizione unica rappresenta un tributo sentito al più grande calciatore di tutti i tempi che abbia mai calcato i campi da gioco, Diego Armando Maradona. L’arte, in tutte le sue sfaccettature, si unisce per celebrare la grandezza e l’eredità di un’icona indiscussa dello sport, trasmettendo la sua passione e la sua abilità attraverso la lente dell’ispirazione artistica.
Gli artisti che parteciperanno sono:
Ennio Calabria, Lucio Morando, Tony Esposito, Dania Minotti, Sara Manzoni, Gianfranco Brusegan, Annalisa Cavallo, Sebastiano Montalto, Laura Longhitano, Luisella Ceredi, Francesca Barnini, Maria Rosa Beghelli, Maria Nencioni, Cetty Pillitteri, Pamela Siciliano, Fabrizio Viola, Aldo D’Amato, Ernesto Napoli, Gabriella Di Natale, Sergio Cimbali, Antonella Di Renzo, Maria Romeo, Rosario Bello, Ileana Picariello, Bianca Ballerino, Rita Guardavascio, Chiara Cappabianca, Ombretta Montanelli, Giuseppe Amore, Francesco Santucci, Salvatore Denaro, Michele Straface, Sebastiano Cannarella.
Grafica di Isabella Maria B.
Dettagli dell’Evento:
- Apertura: 6 settembre
- Vernissage: 7 settembre 2023, ore 19:00
- Luogo: Museo DAC, Diamante
- Ingresso: Gratuito (nell’ambito del Festival del Peperoncino)
Il 31° Festival del Peperoncino offre il contesto ideale per questa esposizione straordinaria, poiché unisce l’arte, la cultura e la passione per il calcio in un’unica celebrazione. Invitiamo tutti gli appassionati dell’arte, del calcio e della cultura a partecipare a questo evento senza precedenti e ad immergersi nell’arte ispirata da uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.
L’idea della Mostra dedicata a Diego Armando Maradona è nata tre anni fa, nel 2020. Ed è stato lo stesso Amedeo Fusco che ha contattato Diego Maradona Junior, che si è dimostrato entusiasta per l’iniziativa. Diego Junior, che il 30 ottobre del 2020 sarebbe dovuto andare a Buenos Aires per il compleanno del padre, avrebbe approfittato dell’occasione per invitare il fuoriclasse argentino alla mostra a lui dedicata. Purtroppo, il 25 novembre 2020, Diego Armando Maradona è scomparso.
Diego Junior e Amedeo Fusco, dopo un anno si sono incontrati per poter realizzare la mostra, inizialmente prevista a Napoli. La Mostra “Maradona il calciatore, l’arte lo celebra”, è stata inserita all’interno del Festival del Peperoncino proprio per omaggiare ed esaltare la piccantezza del Dios del calcio.
Maradona è un personaggio piccante perché non si è limitato al solo gioco del calcio, ma ha sempre lottato per i più deboli. Ha usato la sua notorietà per ribellarsi ad un sistema che vedeva i poveri solo come soggetto vittima dell’oppressione e degli eventi. Ha dato voce al suo popolo, e questa sua sensibilità è frutto di quello che è stato prima di essere il numero 10 del Napoli.
La sua infanzia è stata segnata dalla povertà e dalle difficoltà finanziarie. Crescere in un quartiere difficile gli ha insegnato la durezza della vita e lo ha reso profondamente sensibile alle lotte dei più deboli. Questa esperienza personale ha plasmato la sua visione del mondo e ha ispirato il suo impegno sociale.
Un uomo piccante e scomodo per i Potenti. Diego Maradona non si è limitato al calcio e alla beneficenza; è stato anche un attivista politico impegnato. Ha sostenuto apertamente il movimento per i diritti umani in Argentina e ha criticato apertamente le politiche governative che considerava ingiuste. Il suo impegno politico gli ha valso sia l’ammirazione che la critica, ma ha dimostrato la sua volontà di lottare per ciò in cui credeva.
Amedeo Fusco non ha caso ha scelto di dare voce, attraverso una mostra, a Diego Armando Maradona. Il poliedrico curatore si è occupato già in passato di personaggi controversi, di personaggi piccanti come: Cristo (con la mostra Cristo, Icona delle Icone), Frida Kahlo (con la mostra Omaggio a Frida), Don Chisciotte della Mancia (con la mostra Don Chisciotte el Sognador).