Una mummia come tante fintanto che il cranio e la mascella sono rimasti perfettamente chiusi ma una volta indagato l’interno è emerso che la lingua è misteriosamente laminata d’oro.
Una scoperta nella scoperta e del tutto inaspettata quella che tre mummie di tre abitanti di altrettanti antichi egizi, la cui vita si è svolta ben 2600 anni fa, hanno rivelato.
Si tratta nello specifico delle mummie di un uomo adulto, una donna, anch’essa adulta e di un bambino.
La prima su cui sono stati fatti gli approfondimenti necessari dopo il rinvenimento, è stata quella dell’uomo, decisione nata dalla constatazione che proprio questa, più delle altre ha forse dimostrato molte caratteristiche singolari, soprattutto perché la tomba che la custodiva era ancora sigillata, inviolata esattamente dalla metà del VI secolo a.C.
Un evento singolare e al tempo stesso estremamente emozionante per ogni archeologo poiché una congiunzione di tale caratteristiche.
La sua tomba risale alla XXVI dinastia che ha il suo spazio temporale dal 664 a.C. al 525 a.C., indicata più correttamente anche come periodo Saita, l’ultima cioè che ha l’Egitto prima della conquista persiana.
Per la tomba vicina non c’è stata uguale fortuna poiché la longa manu dei tombaroli aveva già fatto irruzione all’interno, causando inestimabili danni.
Sono state comunque trovate due mummie appartenenti ad una donna e ad un bambino dall’apparente età di tre anni i cui resti sono stati rinvenuti composti in un sarcofago di pietra calcarea avente il coperchio a forma di donna.
Ad accumunare però misteriosamente queste tre mummie ciecherei un particolare comune e decisamente inquietante, tutte hanno la lingua d’oro.
Mummie con la lingua d’oro, mistero di 2600 anni
La scoperta è avvenuta nel sito di Oxyrhynchus (Oxirrinco) presso la moderna città di El Bahnasa, a circa 160 chilometri a sud de Il Cairo. Ed è stata resa nota dal dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, che sta collaborando con l’Università di Barcellona, impegnata nella missione di scavo. E’ stato Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, a dare i dettagli della missione nella provincia egiziana di Minia.
Il sito archeologico è noto agli studiosi per i papiri Oxyrhynchus, o greco antico, latino e altre lingue scritti su centinaia di migliaia di papiri che risalgono dal III secolo a.C. al VII secolo d.C. Le lingue d’oro hanno un significato preciso secondo gli archeologi, rappresentano un tesoro probabilmente destinato ad aiutare i defunti a parlare con gli dei nell’aldilà, davanti alla corte del dio Osiride, incaricato di giudicare i morti.
Una curiosa ulteriore scoperta ha fatto brillare gli occhi degli archeologi. La mummia dell’uomo con la lingua d’oro era sepolta all’interno di un sarcofago calcareo con un coperchio a forma di uomo.
All’interno son o stati trovati quattro vasi canopi progettati per contenere gli organi del defunto, amuleti tra cui uno scarabeo, perline verdi, ma soprattutto 402 figurine funerarie, note come ushabti, realizzate di maiolica, o ceramica smaltata.
Non è la prima volta che vengono ritrovate mummie con lingue d’oro. Già lo scorso gennaio 2021 il ministero egiziano del turismo e delle antichità annunciava la scoperta di una mummia di 2000 anni con la lingua d’oro a Taposiris Magna, un sito archeologico sulla costa mediterranea dell’Egitto. Forse quell’individuo ha ricevuto una lingua d’oro per aiutarlo a parlare nell’aldilà, specialmente con una divinità come Osiride, il dio degli inferi.
Sempre nuove e misteriose scoperte riserva il territorio dell’Egitto moderno,benchè siano passati migliaia di anni, appassionando sempre tutti ai nuovi ritrovamenti poiché non c’è cosa più affascinante di una scoperta che faccia fare idealmente un tuffo nel passato.