Si chiama Muraless Art Hotel e , unico al momento nel suo genere alle nostre latitudini, rappresenta una realtà molto singolare in provincia di Verona.
Si trova esattamente a Castel d’Arzano, è certamente un hotel, a quattro stelle sentenzia la pagina ufficiale trovata attraverso il motore di ricerca ma altrettanto facilmente già dalle prime immagini del sito della struttura ci si rende conto di essere difronte a qualcosa di unico.
E’ un museo, che diventa hotel che torna museo oppure c’è dell’altro nel Muraless Art Hotel?
Insomma di confusione ne ingenera ben poca, il Muraless Art Hotel è una struttura ricettiva a tutti gli effetti con quasi cento camere, 94 per la precisione, a disposizione degli avventori ma con la strabiliante particolarità che ognuna di esse è stata concepita e realizzata nelle decorazioni interne e parzialmente negli arredi, da circa cinquanta artisti di tutto il mondo.
Alla decorazione delle camere si aggiunga poi la facciata esterna, biglietto da visita dell’intera struttura e l’immancabile hall come qualsiasi struttura ricettiva che si rispetti.
Il progetto artistico è stato realizzato in collaborazione con la galleria milanese Deodato Art, con la curatela di Chiara Canali, curatrice indipendente esperta di Street Art e la collaborazione di Andrea Zamengo (aka Chill Surrealist).
Il Muraless Art Hotel innovazione artistica e culturale all’ombra di Romeo e Giulietta
Il primo impatto di qualsiasi cosa è ciò che di essa si vede , intravede o percepisce nell’immediatezza dell’incontro.
Non esula da questo il Muraless Art Hotel che accoglie gli ospiti e i curiosi di passaggio allo stesso modo, con una facciata degna di un grande museo di caratura internazionale dal momento che, l’interezza della facciata esterna è stata studiata da Mr Brainwash, al secolo Thierry Guetta, famoso artista e writer francese.
Basta solo citarne il nome per avere subito la consapevolezza che ritratta di uno degli street artist più richiesti del momento e riconosciuti a livello internazionale, che vanta la collaborazione con Banksy al documentario candidato agli Oscar Exit through the gift shop del 2010.
Tanto affini le due figure che qualche voce di troppo di corridoio ha iniziato a ipotizzare che Mr. Brainwash possa essere proprio Banksy ma direi che sull’argomento possiamo tornarci in un altro momento quando certe dicerie dovessero arrivare ad essere suffragate da qualcosa di più concreto.
Anche se…
Ma torniamo a noi al Muraless Art Hotel e a Mr. Brainwash come unicum, e diciamo che i suoi lavori sono fortemente intrisi di riferimenti alla Pop Art, alla storia dell’arte e anche alle opere di altri artisti.
Se l’ispirazione più diretta è l’arte del collega Banksy – evidenzia la curatrice – non mancano riferimenti ad Andy Warhol e Keith Haring, ai supereroi dei fumetti, ai classici della Disney e alle icone della storia classica e moderna
Se qualche lettore avesse storto un po’ il naso per la presenza della doppia esse nel nome del Muraless Art Hotel, corro subito in suo aiuto richiamando in prestito le parole della stessa curatrice che in più di un’intervista ha avuto modo di approfondire i perché di quella doppia esse:
tra il termine spagnolo ‘murales’ che indica, in generale, una pittura realizzata o applicata su una parete, e la fusione dei sostantivi ‘mura-less’ (senza muri) che abbraccia la volontà di abbattere le barriere e i confini della visione, per offrire interpretazioni inedite dello spazio e riflessioni a tutto tondo sulle forme espressive d’oggi
Un sottile gioco di parole che rende ancor più affascinante la possibile avventura a tutto tondo che si potrà vivere entrando nel Muraless Art Hotel.
In termini anche pratici, considerata la sua vicinanza all’autostrada, alla Fiera di Verona e al centro storico, il Muraless Art Hotel è quindi il luogo ideale per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi intende prolungare poi il soggiorno in città o semplicemente scoprire i dintorni.
Ogni camera è differente dall’altra e consente un’esperienza immersiva e polisensoriale. Si passa da un’atmosfera più rilassante a quella più energizzante, a seconda del tema elaborato nella stanza.
Passando da una stanza all’altra si possono contemplare i classici dell’arte italiana quali Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Tiepolo, Canova, Modigliani, De Chirico e Depero.
Oppure ci si può immergere nelle scenografie della Turandot, della Traviata, del Rigoletto, del Barbiere di Siviglia e di Madama Butterfly. O ancora nella storia della Roma dei mosaici pompeiani o dei Papi.
Conoscere le invenzioni di alcuni celebri scienziati italiani come Guglielmo Marconi (radio), Alessandro Volta (pila), Antonio Meucci (telefono); Margherita Hack.
Ma c’è spazio anche per gli amanti del cinema, che possono osservare le vicende di alcuni attori come Monica Vitti, Anna Magnani, Massimo Troisi. E infine divertirsi con moda, motori, design ed enogastronomia.
Tra gli street artist che hanno preso parte alla realizzazione del progetto del Muraless Arte Hotel ci sono firme del writing italiano (Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor), i nomi della Street Art e del Muralismo (Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro) e gli esponenti delle nuove generazioni (Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler).
Non mancano, infine, le quote rosa ( che brutto termine!), con protagoniste femminili del calibro di Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly.
Davvero un viaggio nel viaggio quello che attende gli avventori di questa singolare realtà, il Muraless Art hotel, unica nel suo genere, almeno in Italia, che fonde insieme spazi solitamente dedicati all’accoglienza con quelli notoriamente invece riservati a momenti di riflessione artistici e culturali, sia profondamente personali che collettivi in quella tipica visione d’insieme che solo la mediazione dell’arte contemporanea sa dare.
In ultimo va senz’altro detto come questa realtà sia nata principalmente dall’iniziale progetto, fortemente voluto, per la riqualificazione dell’intera area che precedentemente era dell’Hotel Cristallo a cui è stata applicata una:
radicale riqualificazione nel segno del linguaggio e dei caratteri espressivi dell’Arte
Sarò felice di raccogliere le testimonianze degli avventori così da avere del Muraless Art Hotel quante più sfaccettature possibili per non perdere nulla ma proprio nulla della sua commessa essenza.