Ai musei dell’ Alto Adige-Südtirol, non senza polemiche, grazie ad una delibera della provincia autonoma, dall’11 maggio è stata data la possibilità di riaprire al pubblico, in anticipo sul resto d’Italia ma sempre nel rispetto delle regole per un corretto distanziamento sociale.
A farsi trovare subito pronte sono state alcune piccole realtà del territorio ma è on-line il calendario ufficiale di tutte le riaperture che via via si susseguiranno a completamento della proposta culturale; segno che la voglia di normalità è forte e sta trovando le prime occasioni di realizzazione, soprattutto negli spazi, forse un po’ dimenticati, di prossimità: i musei della tradizione.
Grande opportunità dunque, perché, se in tempi non sospetti, Ötzi-Iceman superstar, la faceva da padrone, ora sembra essere di nuovo stato relegato, (sia pur per breve tempo che è un’inezia se confrontato ai 5 mila anni che ci separano dal frammento spazio-tempo di quella che fu la sua vita reale), di nuovo in quell’oblio in cui è stato per migliaia di anni e che con la complicità dei ghiacci perenni, lo ha portato fino a noi.
Si, perché a farsi trovare subito pronto, al segnale di riapertura, non abbiamo il Museo archeologico di Bolzano, che riaprirà comunque il prossimo 19 maggio, sebbene vanti come ospite la mummia tra le più antiche al mondo, ma tra gli altri, il piccolo museo della scuola di Tagusa.
Una piccola scuola di montagna, aperta nel 1933 e chiusa definitivamente nel 1996, divenuta museo, che ha visto passare negli anni le vicende di tante generazioni, dove si racconta la storia semplice di tanti bambini che rimasero lunghi inverni tra i suoi banchi, dove classi diverse erano spesso raggruppate insieme, dove si conservano ancora tanti piccoli tesori, passati di manina in manina e tenuti con le cure d’altri tempi e che forse molti visitatori avranno negli anni tralasciato di visitare per dare spazio all’altisonante antagonista destato dai ghiacci.
Eppure, in questo momento storico, che Ötzi-la mummia del Similaun, mentre rincorreva le sue prede, neanche lontanamente avrà immaginato di poter in qualche modo vivere, sia pur attraverso il vetro anti-tutto di una teca refrigerata ma del resto non lo immaginavamo men che meno noi appena tre mesi fa, si apre un’opportunità enorme: ricominciare dalla semplicità di un banco ormai vuoto ma che tanto ancora riesce a raccontare.
Musei Alto Adige: torniamo a scoprire ciò che eravamo appena pochi decenni fa
Per chi nell’attesa vuole ricominciare, ripercorrendo la via della tradizione, tra le aperture già annunciate si segnalano il Museo farmacia di Bressanone, il museo del contadino al Maso Tschötscher, la Galleria Foto Forum, 7 Giardini Kränzelhof di Cermes (fino al 29/5 gratis ma senza guide), il Museo dei costumi tradizionali di Castelrotto e tanti altri come da calendario indicato.
Se Ötzi, per raggiungerci, ha fatto un balzo in avanti di quasi 5000 anni, possiamo certamente indietreggiare anche noi di pochi decenni, investendo un’ora o poco più del nostro tempo, immergendoci nel passato a noi prossimo, per trovare la spinta che ci faccia trovare nuovi spunti nel tornare alla vita di tutti i giorni, quella che avevamo.
Dopotutto il passo è breve perché non siamo ancora la mummia più vecchia del mondo.
Infine quasi a voler festeggiare le prime riaperture, domenica 17 maggio, con il motto dell’edizione 2020 “Il museo per tutti: diversità e inclusione”, si celebra la giornata internazionale del museo.
Nata nel 1977, ha l’obiettivo di rendere tutti più coscienti dell’importanza sociale e culturale e della varietà dei musei e che quest’anno mette l’accento sul ruolo degli istituti di cultura, proponendo un importante spunto di riflessione circa il loro ruolo nello stimolare sempre i cambiamenti e nel contempo, avvicinare tutti alla partecipazione con curiosità sempre nuova.
Su suggerimento del Consiglio internazionale dei musei, la manifestazione avrà momenti di celebrazione esclusivamente online.
Molto interessante, grazie! Speriamo di poterci andare presto.
Lo speriamo tutti! Grazie di essere passata di qui!
Meraviglioso articolo, grazie per la precisione nelle informazioni
Paola, brava e grazie, hai stimolato la nostra curiosità!
Alla prima occasione andremo a visitare questi luoghi.