Il Museo del Coltello Sardo è uno di quei posti singolari dove storia, tradizione e maestria si incontrano. Collocato ad Arbus in provincia del Sud Sardegna ed è nato dall’idea di Paolo Pusceddu, che è il titolare della Coltelleria Arburesa.
Al suo interno, quattro sale dove sono esposti oggetti affilati antichi, lame sarde e tanti cimeli raccolti nel corso degli anni dal maestro dei coltelli. Oltre diversi materiali, rifiniture, intagli particolari, potremo ammirare delle sculture del pittore Archimede Scarpa di Selargius e di Efisio Pisano di Villacidro.
Il Museo del Coltello, antichità e maestria
Un itinerario che vi lascerà estasiati e attenti ad entrare calmi! Lame affilate, alcune risalenti al XVI secolo con manici di diverse fattezze e colore, diverse forme, in contrapposizione a quelli che rappresentano i maestri contemporanei dell’arte del coltello.
Tra le sale del museo del coltello, una in cui viene riprodotto, un esempio di laboratorio “ferreri” dove si trovano tutti gli strumenti che servono per creare una lama ad hoc. C’è anche uno spazio shop dove l’azienda mette in esposizione gli articoli da acquistare. Tutta la visita è accompagnata dal maestro Paolo Pusceddu che spesso crea un coltello in diretta.
Il Guiness World record del coltello
Il Museo del Coltello sardo, vanta un riconoscimento mondiale per il coltello più grande. L’opera è stata realizzata da Paolo Pusceddu nel 2001, impresa che aveva già tentato molti anni prima, nel 1986.
La realizzazione del tipico coltello a serramanico con lama panciuta, in acciaio Inox e con manico ricurvo in legno Paduk, che pesa 295 kg e lungo 4.85 mt, con lama spessa 2.25 cm, si è aggiudicato questo incredibile primato, mentre quello realizzato anni prima è esposto nella prima sala del museo.
Tra memoria e salti temporali, artigianato e cultura, un posto da visitare assolutamente che ci farà scoprire questa antica e raffinata arte.