Il Museo del Novecento di Milano è forse uno dei musei più conosciuti di tutta Italia. Situato in piazza Duomo, nel cuore della capitale della moda italiana, attira gli sguardi di residenti e turisti per la particolarità dell’edificio che ospita le collezioni, lo splendido Palazzo dell’Arengario. La particolarità di questo edificio consta nel fatto che, nella parte più alta, vi sono delle vetrate che, di sera, lasciano intravedere la meravigliosa istallazione luminosa realizzata dall’artista Lucio Fontana. Uno spettacolo davvero suggestivo.
Storia e collezione del Museo del Novecento
Il museo è stato aperto al pubblico nel 2010 con lo scopo di far conoscere meglio al grande pubblico l’arte del Novecento. All’interno l’edificio è molto particolare poiché si sviluppa intorno ad una rampa a spirale che accompagna i visitatori nelle varie sale.
Visto che vi sono ben cinque piani, nel museo non sono presenti scale ma soltanto scale mobili, le quali rendono più agevole la visita al pubblico. Ci sono anche degli ascensori, solitamente utilizzati dal personale del museo, che hanno la funzione di accompagnare nel percorso espositivo anche quella fetta di visitatori che ha problemi di deambulazione.
La collezione Permanente che consiste in circa 400 opere d’arte ed è esposta in ordine cronologico all’interno delle sale, alcune delle quali ospitano opere monografiche, altre invece opere di vari artisti appartenenti allo stesso movimento artistico.
Il Museo si apre con la visione della meravigliosa opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo, artista appartenente alla corrente italiana del divisionismo, intitolato “Il Quarto Stato”. Il dipinto è una vera icona dell’arte contemporanea in quanto rappresenta il quarto stato, ovvero il proletariato che, secondo l’autore, era la classe sociale che reggeva l’intera economia sulle proprie spalle. Il quadro è posto all’inizio del Museo perché è stato realizzato nel 1902 e quindi simboleggia l’apertura del secolo al quale è dedicata l’intera collezione del Museo.
Le prime sale sono dedicate alle Avanguardie internazionali tra le quali ricordiamo: il Futurismo, il Cubismo, l’Astrattismo, la pittura Metafisica, l’Informale. Le opere afferenti a questi movimenti artistici appartengono ad alcuni degli autori più importanti mai conosciuti. Tra questi vi sono, infatti, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Pablo Picasso, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Georges Braque, Paul Klee, Vasilij Kandinskij, Amedeo Modigliani, Emilio Vedova, Alberto Burri.
Un’ intera sala è dedicata a Marino Marini, mentre l’ultimo piano del museo è dedicato interamente alla produzione di Lucio Fontana.
Per arrivare all’ultima sezione del museo si deve attraversare una passerella sospesa che collega l’edificio con quello di Palazzo Reale. In questi ambienti troviamo capolavori afferenti al periodo compreso tra gli anni sessanta e gli anni ottanta tra cui vi sono: opere d’Arte Cinetica e Programmata, espressioni della Pop Art, dipinti analitici, arte concettuale sia italiana che internazionale.
Il percorso si conclude con la sala dedicata a Luciano Fabro, con alcune istallazioni e con opere di artisti del calibro di Mimmo Paladino e Alighiero Boetti.
Nuovi percorsi d’arte dal 1920 al 1950
Da oggi, 2 Marzo 2021, viene aperto il nuovo percorso espositivo che ospita, nelle sale del quarto e quinto piano del Museo del Novecento, opere che vanno dagli anni ’20 gli anno ’50 del 900.
Oltre alle opere del patrimonio civico, già presenti all’interno delle sale, vi saranno quelle date dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Alberto Burri la quale ha permesso di dedicare un’intera sala al grandissimo artista Alberto Burri.
Inoltre, per la prima volta, il Museo del Novecento ospiterà le incredibili sculture di Arnaldo Pomodoro, artista milanese di cui il capoluogo lombardo va estremamente orgoglioso. Ciò è stato possibile grazie al comodato quinquennale della Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Altre opere di grande spessore sono state donate o date in prestito da enti del calibro di: Cosetta del Cin, Archivio Birolli, Renzo Limana, Claudia ed Enrico Consolandi, Rizzardo Rizzardi, Patrizia Pizzinato e Loredana Vaccari.
L’iniziativa del Museo del Novecento è molto importante perché fa capire quanto sia importante che l’attività dei musei vada avanti nonostante il difficile periodo di pandemia che l’Italia sta affrontando.
Dopotutto, la cultura non si ferma mai.
Per altre informazioni consultare il sito del Museo del Novecento di Milano al seguente link: https://www.museodelnovecento.org/it/ .