Al Museo della Musica di Bologna punta al web per un rilancio che possa chiamarsi tale e che offra in modo efficace gli spunti necessari a far tornare in auge la voglia di curiosare a tutti i potenziali visitatori.
L’idea, di firma italo-japponese dello studio Veronesi Namioka, è quella di guidare i visitatori dello spazio web in un percorso ben definito, interamente guidato ed articolato per fornire un’esperienza full.
Il nome dato al progetto, VN 360°, non a caso è già foriero in sé di quello che sarà, una volta intrapresa, l’esperienza immersiva del visitatore virtuale.
Se sei nella città di Bologna e volessi recarti di persona a visitare il Museo della Musica, per esteso Museo internazionale e biblioteca della musica, con navigatore ala mano, dovresti immettere come dato Strada Maggiore e aggiungere il civico 34 e ti ritroveresti esattamente davanti alla pregevole struttura cinquecentesca di Palazzo Sanguinetti, sede dal 2004 del Museo.
La magia che ora il Museo della Musica ha da offrire è che dal portone d’ingresso, il visitatore reale e quello virtuale sono messi sullo stesso piano.
Condivideranno esattamente le stesse esperienze visive proprio a 360°. Sul web infatti il percorso immersivo ricalcherà di pari passo quello reale dal’ area ccoglienza con la sua biglietteria, compreso il bookshop, con la differenza che tutto sarà a portata di click semplicemente visitando il sito istituzionale del Museo della Musica.
Tutto questo semplicemente dove e soprattutto quando vuoi senza ulteriori complicazioni.
Anche il motto del Museo della Musica, tratto dall’Orfeo, rimane lo stesso per entrambe le tipologie di visita:
Io la Musica son, ch’ à i dolci accenti
sò far tranquillo ogni turbato core,
et hor di nobil ira, et hor d’ amore
posso infiammar le più gelate menti
Vivace, polifunzionale e interattivo, questo il nuovo biglietto da visita del Museo della Musica
Ogni spazio ed esperienza all’interno del Museo della Musica in versione virtuale è stato studiato nei minimi dettagli affinché il visitatore possa effettivamente sentirsi al centro dell’esperienza attraverso una tecnologia d’avanguardia che ha messo a disposizione strumenti atti a consentire risoluzioni fotografiche di altissimo livello.
Una visita tutta in alta definizione nel tentativo, a Nostro parere riuscitissimo, non solo di coinvolgere ai massimi livelli ma di far sentire il visitatore esattamente dentro il museo così come l’omologo che lo visita dal vivo.
A tutto questo si aggiunge una piacevolissima sorpresa, aggiunta dai creatori del progetto al fine di dare estrema completezza all’esperienza virtuale con la creazione di una mappa virtuale sulla quale, il visitatore web potrà individuare e facilmente focalizzare i punti o gli aspetti che più hanno suscitato il suo interesse al fine di poter rendere più agevole calarsi nell’esperienza di una visita diretta trovandosi magari per caso, successivamente, nella città di Bologna.
Il tutto può naturalmente essere valutato anche in senso inverso, quando magari da casa di ha volgi di tornare su argomenti o esperienze focalizzate magari troppo di fretta o solo per il gusto di riviverle avute durante la visita in presenza.
Una ventata di novità che esula un po’ e in senso originale dalle proposte di navigazione web viste fiorire gioco forza durante il periodo di restrizione globale.
Dal sito del Museo della Musica, mai sbandierato ma sono ventilato, il motto da Siattle a Singapore passando per Bologna!
A chi lamenterà la mancanza dell’esperienza tattile, ricordiamo e non sono mai troppe le occasioni per farlo che nei musei, tutti, si guarda ma non si tocca !