Per il Museo delle Navi di Fiumicino si tratta di un ritorno e nello stesso luogo ma dopo ben 19 anni dalla sua prima inaugurazione.
Si era a ridosso degli anni ’60, quando nel territorio di Fiumicino, allora parte integrante del comune di Roma e non municipio indipendente come accadde in seguito, iniziarono i grandi lavori per la realizzazione dello scalo aereo romano che da quel momento iniziò il suo percorso per diventare il più grande aeroporto d’Italia.
Da subito fu intitolato a Leonardo Da Vinci, genio italico di fama mondiale, forse per dare anche attraverso il nome, idea della maestosità dell’opera che si stava realizzando.
I lavori partirono come da programma ma ben presto furono rallentati, se non fermati dal ritrovamento forse non del tutto inatteso di alcune navi romane.
Per la precisione in totale furono otto a cui fu dato il nome di Fiumicino seguìto da un numero progressivo, indicante mestamente la tempistica del ritrovamento.
Che fossero reperti preziosissimi fu chiaro fin da subito ma l’esigenza economico-politica della realizzazione dell’aeroporto era comunque di grande importanza ma per fortuna in quel caso, meno in altri, la ragione prevalse e fu costruito pressoché nell’immediatezza un hangar ad hoc per ospitare i preziosi reperti e garantirne soprattutto l’adeguato microclima per la conservazione.
Il provvisorio hangar, nato nelle primissime adiacenze di quello che divenne a lavori ultimati, l’Aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci, ben presto divenne il Museo delle Navi dove trovarono collocazione permanente le imbarcazioni di epoca romana rinvenute, dalla uno alla 7.
Le navi come detto erano otto, per l’ultima però, dopo non pochi approfondimenti e confronti tra massimi esperti, fu deciso di non procedere con il recupero poiché già molto compromessa e un’operazione di scavo ne avrebbe distrutto completamente lo scafo.
La numero 8 dunque è rimasta al suo posto dove millenni di storia l’avevano precedentemente sepolta.
Nel Museo delle Navi invece fanno bella mostra di sé raccontando del loro passato i sette scafi riportati alla luce coevi degli scafi rinvenuti invece nel Lago di Nemi.
Al Museo delle Navi di Fiumicino si torna ad ammirare le Caudicarie
Nello specifico all’interno del Museo delle Navi, di nuovo inaugurato l’8 ottobre scorso, dopo la precedente cerimonia di apertura avvenuta nel 1979, hanno trovato posto 3 Cauducarie, navi da guerra della Marina militare romana, costruite con legni di quercia e pino domestico, usate in questo caso, poichè di piccole dimensioni, per alleggerire il carico delle navi più grandi che arrivavano nei porti di Claudio e Traiano che a causa della profondità del fondale era meglio non entrassero a pieno carico.
La numero 4 dei reperti è un piccolo veliero, anch’esso realizzato con gli stessi legni delle Caudicarie a cui però vennero aggiunte assi in cipresso ed elementi in legno d’ulivo facenti funzioni di chiodi.
L’imbarcazione Fiumicino 5 infine è stata catalogata come barca da pesca ed è interessante vedere come al centro dello scafo avesse un vano della portata di circa 300 litri d’acqua nel quale veniva travasato il pescato e mantenuto in vita con la stessa acqua di mare che veniva filtrata e immessa all’interno attraverso un semplice ma ingegnoso sistema di fori che disciplinavano totalmente la gestione del flusso d’acqua nel vano citato.
Anche la realizzazione di quest’ultima ricalca la presenza degli stessi elementi delle precedenti con in più degli elementi del fortissimo e indistruttibile legno di ginepro.
Per gli altri due scafi, rispettivamente Fiumicino 6 e 7 se ne conserva solo una parte dello scafo e a tutt’oggi non ci sono indicazioni precise su quelle che erano le loro funzioni di utilizzo proprio perché le componenti rinvenute non danno la completezza d’informazione che occorrerebbe per stilarne un profilo quanto più veritiero.
I riferimenti pratici al fine di organizzare al meglio una visita sono reperibili sul sito ufficiale del Parco archeologico di Ostia Antica dal quale si informa che il Museo delle Navi di Fiumicino è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 16:00 e l’ingresso è completamente gratuito.
Il percorso mussale è volutamente molto semplice, consta di ampi spazi e la visita ruota intorno totalmente ai cinque relitti presenti, dei quali l’opera di restauro è tutt’ora in corso ma nella modalità aperta allo sguardo del visitatore.
Una delle più importanti collezioni di navi antiche del Mediterraneo da martedì 12 ottobre ti aspetta a Fiumicino nel Museo delle Navi Romane.