In occasione delle prime festività che inaugurano quelle natalizie dei prossimi mesi, il Museo Egizio di Torino estenderà l’orario di apertura per più di 10.000 prenotazioni già avvenute in questi giorni.
Non solo dall’Italia, ma da tutta Europa, i fruitori visiteranno il prezioso museo accompagnati da 130 egittologi occupati in questi giorni festivi nelle visite guidate.
Il Museo Egizio inizia così bene la stagione, dopo la lunga crisi pandemica che ha colpito il settore museale e molti altri inerenti alla cultura e non.
Per poter garantire le visite ai già 10.000 visitatori che hanno prenotato, il Museo Egizio di Torino cambierà gli orari d’apertura estendendolo per sabato 30 e domenica 31 fino alle 22 e per lunedì 1 novembre fino alle 18.30, rispetto all’orario tradizionale festivo delle 14.00.
Museo Egizio di Torino, cosa c’è da visitare?
Il Museo Egizio partendo nel 1824 nel Collegio dei Nobili da una collezione delle prima antichità facenti parte della collezione Drovetti acquistate da re Carlo Felice, si è man mano arricchito di antichità non solo egizie, ma anche di reperti romani, preromani e preistorici, fino ad ospitare negli anni del 1900 più di 30.000 reperti provenienti dall’Egitto dagli scavi di Schiapparelli e Farina, i quali hanno dato un grande contributo al museo facendolo diventare poi conosciuto e di fama mondiale.
Il primo reperto che, in effetti, diede inizio al primo nucleo del museo fu proprio la Mensa isiaca, una tavoletta bronzea con intarsi in altri metalli appartenente all’epoca romana, chiamata anche Tavoletta bembina perché di proprietà di Carlo Bembo.
Molto importante da vedere nel percorso museale è la Collezione di Papiri. Molti di questi sono stati scoperti da Drovetti durante gli scavi di Tebe e da Schiapparelli durante gli scavi di Gebelein, Assiut e Tebe ovest.
La maggior parte di questi papiri probabilmente derivano dal villaggio di Deir el-Medina, una comunità di operai ed artisti che si occupavano della decorazione delle tombe delle Valli dei Re e delle Regine.
La Collezione dei Papiri è la più grande e numerosa comprendente “700 manoscritti, interi o rassembrati, e oltre 17.000 frammenti di papiro, che documentano più di 3.000 anni di cultura materiale scritta in sette scritture e otto lingue.”
Questo villaggio è molto importante in quanto, nonostante la cultura egizia che noi conosciamo sia incentrata sul culto della morte, con i reperti di questo villaggio, che ci mostrano la vita cittadina, si celebra la vita.
Nella parte inerte ai reperti del villaggio di Deir el-Medina molte sono le testimonianze archeologiche dell’epoca ramesside come la statua del faraone Amenhotep I e sua madre Ahmes Nefertari, i quali divennero i santi patroni del villaggio e le loro statue divinizzate e rappresentate di un colore bianco puro come ad imitare l’alabastro, per quanto riguarda Amenhotep I, vennero venerate come protettrici del villaggio e della comunità.
Il percorso museografico del Museo Egizio continua con una grandiosa scoperta fatta da Schapparelli durante gli scavi del 1906, il quale scoprì un corridoio funerario con accesso ad una camera avente un numeroso corredo funebre, oggi esposto in un’intera sala dedicata a questi reperti, tra cui troviamo sarcofagi e numerosi oggetti personali di Kha e Merit i due coniugi proprietari di tale camera.
Questi reperti sono visibili nel viaggio virtuale messo a disposizione dal Museo Egizio sul sito ufficiale, visibile qui: VIRTUAL TOUR DELLE SALE DI DEIR-EL-MEDINA E TOMBA DI KHA (museoegizio.it)
Altri eccezionali reperti sono le grandi statue del faraone Ramses II della XIX dinastia in granito rosa, la statua della dea Sekhmet venerata come divinità della guerra, pandemie e guarigioni e la statua della dea Iside di Coptos dea della fertilità, maternità e magia, 8.000 pezzi tra statue, sarcofaghi, mummie, papiri, amuleti e monili vari.
Con più di 37.000 pezzi sparsi nel Museo più antico del mondo ed inserito nella classifica dei 50 musei mondiali migliori e primo tra i musei italiani, è la meta museale più amata e visitata di sempre per il fascino e il mistero dell’antico Egitto.
Per prenotare la visita al Museo Egizio basta acquistare il biglietto d’ingresso sul sito ufficiale Museo Egizio – Vendita Online (museitorino.it)