Riapre a Torino il Museo Lavazza per continuare a raccontare una storia lunga ormai più di un secolo, da quando nel lontano 1995, il giovane Luigi Lavazza, da poco trasferitosi a Torino, rilevò una piccola drogheria, la Paissa & Olivero, dando inizio alla grande avventura di famiglia al profumo di caffè, fondando così la Lavazza S.p.A.
Per raccontare al meglio questa storia imprenditoriale tutta italiana ma anche per esigenze amministrative di vedere raccolte le varie espressioni del gruppo, nasce nel 2018 un polo virtuoso dove risiede non solo il cuore ma anche la totalità dell’azienda, su progetto dell’architetto Cino Zucchi, nell’area di Borgo Aurora, prende vita Nuvola Lavazza; un’area di circa 30mila mq sulla quale è concentrata tutta la filiera del marchio Lavazza.
Per festeggiare la riapertura del Museo Lavazza, l’azienda ha voluto creare una serie di eventi esclusivi, spalmati su due giorni, ieri e oggi, per dare degnamente il via a quelli che saranno gli appuntamenti che senza sosta si susseguiranno nei giorni e mesi a venire e faranno da corollario a tutte le novità presentate.
C’era voglia di ricominciare e alla Lavazza S.p.A. le cose si fanno in grande stile, non senza pregevoli contenuti e lo testimonia questa due giorni ricca di appuntamenti, visite guidate, laboratori nell’ambito di un’offerta culturale rivolta soprattutto ai giovani attraverso uno sguardo sempre sulla più moderna e sofisticata tecnologia, mezzo senz’altro più adatto per il dialogo con le nuove generazioni.
Il Museo Lavazza dal paradiso pubblicitaria allo spazio reale
All’interno del Museo Lavazza grande spazio è dedicato a tutta quella che è stata la gradevole storia pubblicitaria dell’azienda del caffè; dalla bianca sudamericana Carmencita, all’indimenticata Nino Manfredi con l’immancabile spalla Nerina Montagnani, fino ad arrivare al San Pietro di Riccardo Garrone e nel Museo Lavazza, in un angolo dedicato, si possono ammirare dal vivo le scenografie che negli anni hanno reso celebri e di casa le pubblicità della Lavazza.
Un’esperienza sensoriale unica e completa quella proposta al Museo Lavazza che attraverso i sensi porta ad esplorare mondi lontani, il tutto guidato dal profumo del caffè che si erge a filo conduttore della visita; dalla pubblicità , al raccolto della materia prima, alle fasi della lavorazione finale fino alla degustazione.
Museo Lavazza e la macchina del caffè orgoglio italiano nello spazio
Tra tutti però quello che più affascina ed attrae l’attenzione è senz’altro la nuova e super tecnologica macchina del caffè che all’interno del Museo Lavazza mostra tangibilmente fin dove si è spinta l’innovazione. Certamente interessante ma nulla di sensazionale per un pubblico giovane che a certe progressioni tecnologiche è fin troppo abituato, se non fosse però che, proprio quella macchina esposta nel Museo Lavazza è lì dopo essere tornata dallo spazio.
Ebbene si , nel virtuoso polo industriale e amministrativo Nuvola Lavazza, all’interno del Museo Lavazza, non senza orgoglio da parte di tutti è esposta la macchina del caffè più all’avanguardia che esista, tanto da essere stata scelta per un viaggio nello spazio da dove ha avuto il compito di fare i caffè per l’intera stazione orbitante e per la nostra astronauta italiana Samantha Cristoforetti.
Eh si perché al Museo Lavazza di Torino si parla anche dello spazio e di come anche lì possa servire un buon caffè e il primo espresso nello spazio è stato bevuto proprio dall’astronauta italiana Samantha Cristoforetti alle 12:44 GMT del 3 maggio scorso.
ISSpresso è il nome di questa macchina espresso a capsule, realizzata da Argotec e Lavazza in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana grazie alla quale d’ora in avanti lo spazio sarà un po’ più “casa”.