Caro iCrewer, in questi giorni di limitazioni causate dal Covid, non ci resta che viaggiare con la mente. Oggi voglio portarvi a Nara, la città conosciuta per i suoi cervi gentili. Un modo come un altro per darvi uno spunto su un futuro viaggio da poter iniziare e si spera anche il prima possibile e senza la paura di una pandemia.
Nara: un’antica capitale
Nara è stata la prima capitale permanente del Giappone ed è stata fondata nel 710. Prima di tale data, la capitale veniva spostata in una nuova posizione ogni volta che un nuovo imperatore saliva al trono.
E’ stata dal 710 al 794 l’antica capitale del Giappone e conserva ancora molto del suo passato, tanto da essere ancora oggi un punto di interesse turistico ed essere stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Il periodo storico in cui la città è stata capitale è conosciuto come periodo Nara.
Gli imperatori che regnarono professavano il Buddhismo ed edificarono molti templi dedicati a questo culto. Ed è proprio questa influenza buddista diventò una minaccia per il governo, quindi la capitale fu spostata da Nara a Nagaoka nel 784 e pochi anni dopo a Kyoto.
Grazie al suo passato di prima capitale permanente, la città rimane ricca di tesori storici, inclusi alcuni dei templi più antichi e più grandi del Giappone.
L’antica capitale è sede di otto templi, santuari e rovine, in particolare Tōdai-ji, Saidai-ji, Kōfuku-ji, Santuario Kasuga, Gangō-ji, Yakushi-ji, Tōshōdai-ji e il Palazzo Heijō.
I cervi: simbolo della città
Nara è famosa, non solo per la sua storia millenaria e per tutti i monumenti storici che arricchiscono la città e il suo patrimonio culturale, ma anche per i suoi cervi.
Il cervo è il simbolo indiscusso dell’antica capitale nipponica. Tuttavia, ci sono molte cose su questi cervi che molte persone non sanno.
I cervi si trovano nel Parco di Nara, al cui interno troviamo il Santuario Kasuga. La divinità ivi custodita è Takemi Kajichi no Mikoto, che si dice abbia cavalcato a Nara su un cervo sacro del Santuario di Kashima nella prefettura di Ibaraki. A causa di questa leggenda, i cervi erano considerati animali sacri, gli aiutanti degli dei, e sono stati protetti con cura per molti anni. Ancora oggi, i cervi sono accuratamente protetti come monumenti naturali.
Se avete deciso di avvicinarvi ai cervi, dovete sapere che sono in vendita i cracker dei cervi o shika senbei. In questo modo potrete avvicinarli e accarezzali. Anche se in realtà, i cervi del Parco sono animali selvatici a tutti gli effetti ed in grado di procurarsi il cibo da soli.
Durante tutto l’anno, un cervo in genere mangia diverse varietà di piante, tra cui erba, erba pampa d’argento e altre varietà di erbe di terra. I cervi di Nara sono in realtà divisi in due tipi in base alla loro dieta: i cervi del parco, che risiedono nelle pianure del parco di Nara, e cervi del monte Wakakusa. Per entrambi, tuttavia, l’erba costituisce la maggior parte dei pasti. Questa grande dipendenza dall’erba rende i cervi di Nara molto diversi dalle altre specie di cervi in Giappone.
Cosa c’è in un cracker dei cervi? La risposta è farina di frumento e crusca di riso. Questi dolcetti sono realizzati senza zucchero per la salute dei cervi, rendendoli completamente sicuri per i visitatori da offrire agli animali. I cracker di cervo sono un marchio registrato della Fondazione per la protezione dei cervi di Nara e una parte dei loro profitti è destinata alla protezione dei cervi.
Gli eventi e le manifestazioni
Due eventi annuali incuriosiscono i turisti che amano i cervi. Il primo è la Chiamata dei Cervi. Una suggestiva cerimonia che richiama tutti i cervi con il suono del corno. Questa tradizione ha avuto inizio nel 1862 con l’apertura del parco dei cervi. La pratica è stata tramandata da allora ed è ora un evento che si tiene più volte all’anno a Tobihino, a sud della strada che porta al Santuario Kasuga Taisha. Al suono del corno, i cervi di Nara emergono dall’interno della foresta per raggrupparsi attorno al soffiatore. Si dice che questo sia uno spettacolo che si può vedere solo a Nara.
L’altra cerimonia e rituale è il taglio delle corna. Questa tradizione è nata durante il periodo Edo (1603-1868) per motivi di sicurezza e per proteggere gli alberi del Parco di Nara. Le corna di un cervo sono un simbolo importante per l’animale e, sebbene sia un peccato rimuoverle, questo evento di taglio delle corna nasce dalla tradizione, affinché la gente e i cervi di Nara possano vivere meglio insieme pacificamente.
Ogni aprile, le femmine gravide del branco (circa 200) vengono poste all’interno del recinto per far nascere in sicurezza i loro piccoli. A metà luglio, una volta che i cerbiatti sono in grado di tenere il passo con le loro madri, il pubblico può vedere i simpatici giovani in un evento speciale chiamato Kojika Koukai (Presentazione dei cerbiatti).
Sarà disponibile un’area con informazioni dettagliate sul cervo e si terrà un programma speciale (rivolto principalmente alle scolaresche) per far conoscere ai visitatori questi animali speciali.
Una città ricca di fascino e da visitare, come le altre città nipponiche.