La cantante Gloria Gaynor, il cui vero nome è Gloria Fowles, è nata a Newark il 7 settembre 1943. Tutt’oggi in tutto il mondo è considerata un’esponente di spicco della Disco music, è nota particolarmente per il famoso brano I Will Survive, che ricevette il Grammy Award per la Miglior Canzone Disco nel 1980.
Gloria Gaynor iniziò a cantare nei Soul Satisfiers, una band jazz e pop degli anni sessanta. Dopo gli esordi, con la cover di Never Can Say Goodbye, pubblicata nel 1974 e poi inclusa nell’omonimo album del 1975, Gloria Gaynor ottenne un primo grande successo, entrando nella top ten statunitense.
Nel 1978 uscì l’album Love Tracks, da cui fu estratto il singolo che l’avrebbe resa celebre in tutto il mondo: I Will Survive, brano che parla di una donna, lasciata di recente, che dichiara al suo ex di non averne più bisogno e che se la caverà benissimo da sola. La hit è tuttora considerata un evergreen. Il declino della disco music segnò la carriera della Gaynor che sparì poco a poco, se si esclude il picco del 1983 con I Am What I Am. A metà degli anni novanta la cantante decise di dedicarsi alla recitazione e comparve nelle fiction The Wayans Bros., That ’70s Show, e Ally McBeal prima di esordire in uno spettacolo di Broadway chiamato Smokey Joe’s Cafe. Si è poi riavvicinata agli studi di registrazione e nel 2002 pubblicò un suo disco dopo oltre vent’anni I Wish You Love.
Gloria Gaynor oggi
Gloria Gaynor è stata sposata dal 1979 al 2005 con il suo manager, Linwood Simom, da cui non ha avuto figli, si è recentemente separata dall’uomo dicendo che il divorzio è stato liberatorio. Inoltre ha dichiarato alla rivista “Billboard” che non la disturba minimamente che il suo nome sia per sempre legato alla sua hit: “Sin dall’inizio ho capito che aveva dei contenuti senza tempo in cui tutti potevano identificarsi – ha detto la cantante – La aggiorno sempre; cambiando il ritmo, i testi, modernizzando l’arrangiamento, ho persino inserito una sezione hip-hop nel mezzo. Non mi stanco mai di cantarla perché la gente la adora ancora”.