Il Banksy Museum ha aperto i battenti a New York pochi giorni fa, offrendo una nuova prospettiva sulle opere del celebre street artist britannico. Situato nella trafficata Canal Street, nel cuore di Soho, il museo espone 160 riproduzioni a grandezza naturale dei murales originali di Banksy, oltre a progetti e spazi per esposizioni temporanee.
La sede del Banksy Museum è stata scelta con cura per rendere le opere dello street artist accessibili al pubblico. Fondato da Hazis Vardar, già noto per iniziative simili in Europa, il museo presenta riproduzioni di opere che spesso sono state cancellate o smantellate. Queste riproduzioni, commissionate ad altri street artist rimasti anonimi, ricreano fedelmente i murales di Banksy sulle pareti della galleria newyorchese.
La prima collezione “permanente” delle opere di Banksy
La decisione di rendere permanente l’arte di Banksy, noto per la sua opposizione alla musealizzazione della street art, potrebbe sembrare controversa. Tuttavia, il curatore dell’esposizione ha spiegato che poche delle sue opere sono visibili al grande pubblico e che questa mostra è un modo per riportare l’arte davanti al pubblico.
Restando fedele alla filosofia dell’artista, il Banksy Museum permette ai visitatori di ammirare riproduzioni in scala 1:1 di opere famose come Girl With Balloon e Love Is In The Air, oltre a pezzi recenti legati alla guerra in Ucraina.
Il museo offre un’esperienza che avvicina il pubblico all’arte contemporanea, lontana dalle dimensioni ridotte dello schermo di uno smartphone. Nonostante qualche dubbio possa sorgere sulla scelta di esporre i murales in uno spazio chiuso e a pagamento (il biglietto intero costa fino a 30 dollari), il curatore Hazis Vardar ha osservato:
“La street art appartiene all’ambiente grezzo delle strade, ma se la gente non può vederla, è arte?”.
Che ne pensi di questo approccio alla street art? Visitare un museo come questo ti incuriosisce?