Dopo San Gennaro, Ael, Maradona, Che Guevara e tanti altri personaggi, il protagonista del nuovo progetto dello street artist Jorit Agoch (24 novembre 1990 – Napoli) è il cantante napoletano Nino D’Angelo. Il murales dell’artista urbano rende omaggio al cantante e sottolinea il legame che ha con il quartiere di nascita.
Il murales per Nino D’Angelo a San Pietro a Patierno
Jorit, street artist italo-olandese, ha iniziato i lavori dell’imponete opera artistica. Il murales si trova sulla facciata di un edificio di quattro piani vicinissimo alla strada in cui il cantautore ha abitato con la sua famiglia e mosso i primi passi nel mondo della musica. Alla fine dei lavori, potremmo ammirare un dipinto di dodici metri raffigurante in versione iperrealistica il volto dell’artista.
L’artista italo-olandese, in questo modo, riesce a suggellare un legame, già fortemente evidente, tra Nino D’Angelo e San Pietro a Patierno, il quartiere della periferia a Nord di Napoli in cui il cantante è nato.
Lo street artist italo-olandese Jorit ha affermato:
Il legame con il quartiere di origine e l’orgoglio mai nascosto di appartenere a una comunità spesso dimenticata e bistrattata dalle istituzioni ma storicamente laboriosa, operaia e artigiana, è uno degli aspetti che ho sempre apprezzato di più del percorso artistico di Nino D’Angelo – afferma Jorit. Per questo, quando mi è stata prospettata l’idea di un murales raffigurante il suo volto a San Pietro a Patierno ho accettato con entusiasmo. D’Angelo è un’icona, un simbolo della cultura popolare di Napoli, ed è bello che un’opera di street art con il suo volto possa contribuire in qualche modo a riqualificare il contesto urbano del quartiere in cui è nato.
La gente di San Pietro a Patierno mi ha sempre mostrato grande affetto e questo regalo che mi ha fatto ne è la conferma. Ringrazio tutte le persone del quartiere per una sorpresa bellissima che mi ha anche emozionato e che suggella per sempre il mio rapporto con questa parte di Napoli dove ho iniziato la mia carriera. E ringrazio anche Jorit che ho sempre ammirato per la sua arte e la sua originalità: è un onore per me essere ‘rappresentato’ da lui.
Jorit e la “Human Tribe”
Jorit è un’artista che ha viaggiato e creato opere gigantesche, ovunque sia stato. Ma i suoi viaggi in Africa gli hanno permesso di conoscere molti rituali, che lo hanno influenzato. Primo fra tutti la la scarificazione, un rito iniziatico che indica il passaggio dall’infanzia all’età adulta, e l’ingresso nella tribù.
Con questo progetto, l’artista unisce in un’unica tribù persone di tutto il mondo, uomini e donne diverse. Sviluppa il progetto Human Tribe, come incontro con le diverse culture africane e quelle conosciute nei diversi viaggi, unite a quelle presenti tra i vicoli e i quartieri napoletani che vive, tanto da rappresentare nella periferia di Napoli i rapper J-Ax, Clementino, Rocco Hunt. Non solo volti famosi ai più ma anche gente comune e sconosciuta, come la bellissima bambina apparsa a Ponticelli, nella periferia est di Napoli.
Come Caravaggio, dipinge Santi e Madonne, con i volti di persone sconosciute, ma altamente espressivi. Basti pensare al suo San Gennaro, il patrono di Napoli dallo sguardo sereno ma deciso, ritratto con il volto di un un operaio di Napoli.
Caro Icrewer, ti invito a passeggiare per i quartieri di Napoli, per scoprire le maestose opere di Jorit.