Ci troviamo a Piazza dei Miracoli, Pisa, dove il verde del prato illuminato di giorno dal sole
E proprio qui, in questa Notte delle stelle cadenti, 10 agosto 2020, protagonista di questo scenario è il Museo delle Sinopie, che ha accolto i visitatori, esponendo, in occasione della riapertura, avvenuta l’1 agosto, tre delle opere di grande pregio di un’artista di fama internazionae: parliamo dello scultore Igor Mitoraj.
L’attesa si è fatta sentire, l’attesa ha aumentato il desiderio e lasciato in suspense, facendo restare tutti a bocca aperta.
“Piazza del Duomo: unica piazza , quattro monumenti che qualcuno chiamò miracoli”
Con queste poetiche parole si apre il sito ufficiale dell’OPA, Opera della Primaziale Pisana, ente no-profit che sovraintende i lavori dei monumenti di Piazza del Duomo e che gestisce questo meraviglioso e pulito sito che si rispecchia con ciò che custodisce, che protegge: Piazza del Duomo e i suoi 4 monumenti: Il Battistero, il Camposanto, la Cattedrale e la Torre di Pisa. A fare da cornice e da supporto troviamo il Museo delle Sinopie che conserva i disegni preparatori trovati al di sotto degli affreschi del Camposanto e il Museo dell’Opera del Duomo, dove si nota lo sviluppo dell’arte pisana nei vari secoli.
Il Presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini, in accordo con la Deputazione, in occasione della riapertura del Museo delle Sinopie avvenuta in data 1 agosto 2020, con tenacia e voglia di ripartire in grande, ha dato origine ad un evento di altissimo pregio, non una mostra qualsiasi, non un artista preso a caso, ha voluto fortemente ripartire con le opere di Igor Mitoraj.
Questa mostra è sinonimo di rilancio del turismo a Pisa, (una delle tante città che hanno sentito maggiormente il manifestarsi delle difficoltà economiche portate dalla situazione epidemiologica) ma, sottolinea anche, la valorizzazione del Museo delle Sinopie, un museo che sembra esser nascosto dalla monumentale architettura degli edifici pisani, ma che in realtà è parte fondamentale, un museo di grandissimo pregio. Nel Museo delle Sinopie possiamo condividere, sperimentare, capire la fase preparatoria che precede la realizzazione dell’opera, il disegno preparatorio dato dall’ispirazione degli artisti.
Le tre opere di Igor Mitoraj in mostra al Museo delle Sinopie
Anche il Museo delle Sinopie, quindi, come tanti altri musei che abbiamo trattato in precedenza, (potete vedere gli articoli precedenti qui) è stato uno dei musei che ha tardato la sua apertura per motivi di manutenzione straordinaria.
La mostra dello scultore-poeta Igor Mitoraj, uno dei più eccezionali nel panorama artistico mondiale, durerà fino all’11 gennaio 2021. In esposizione troviamo tre delle sue tante opere, avente tema analogo alla rappresentazione scultorea della porta di Santa Maria degli Angeli a Roma.
Si tratta di 3 pannelli in bronzo a tema religioso, 3 pannelli esposti, quasi, come un trittico pittorico.
Nel pannello centrale troviamo il Cristo, raffigurato come mai prima, con la croce incisa direttamente sul petto, una croce che penetra nel corpo, resa visibile dalla rimozione del materiale scultoreo, mentre, ai suoi lati è rappresentata l’Annunciazione con il pannello destro che raffigura la Madonna attenta nell’ascolto delle parole dell’Angelo di Dio e quello di sinistra che raffigura l’ Arcangelo Gabriele che inginocchiato, al cospetto di Cristo appena sorto in grembo, dispiega le ali.
Non è prima volta che l’artista è ospite della città di Pisa, tra l’altro fu il primo artista contemporaneo a presentare le sue opere in Piazza dei Miracoli, ed è stata proprio la sua arte ad aver autoindotto la sua appartenenza alla città di Pisa e, soprattutto, alla Piazza dei Miracoli, dove egli stesso ha presentato dei “miracoli” con la mostra degli “Angeli” nel 2014, prima della sua morte.
Le tre lastre bronzee dello scultore Igor Mitoraj, sono ben collocate nel Museo delle Sinopie, somigliano a dei disegni scultorei non completati, in fase di elaborazione, che vorrebbero prender forma e uscire dalla lastra.
Perché l’epiteto “Museo delle Sinopie”?
Il Museo delle Sinopie è, infatti, uno dei musei più importanti perché è testimonianza presente della fase preparatoria dei bozzetti, dei disegni preparatori “le sinopie”, appunto, degli affreschi di Camposanto.
Ma come sono pervenuti a noi i disegni preparatori se al di sopra di esse ci sono gli affreschi? Precisiamo meglio
La “sinopia” è appunto il disegno preparatorio, realizzato sulla parete prima dell’esecuzione dell’affresco.
L’Affresco è l’antica arte, l’antica tecnica pregiata usata dai migliori artisti, che, col passare dei secoli, è stata sostituita dai dipinti su tela, molto più pratici nelle Belle Arti.
E’ una tecnica pittorica realizzata con calce a fresco e pigmenti. Si dipingeva usando la calce fresca e i pigmenti e con il fenomeno della carbonatazione della calce, i restauratori ne sapranno qualcosa, il pigmento risaliva in superficie dando il colore brillante agli affreschi. I pittori nel realizzare l’affresco, seguivano un disegno preparatorio realizzato da loro stessi detto “sinopia”, realizzata sulla parete con la terra di Sinopè un pigmento rosso.
Un evento catastrofico, però, ha riportato alla luce le cosiddette “sinopie” del Camposanto.
Il 27 luglio 1944 una granata dell’artiglieria americana colpì l’edificio del Camposanto, provocando il danneggiamento degli affreschi a causa della colata di piombo, perciò, l’unica soluzione per salvare gli affreschi fu quello di eseguire una tecnica detta nel Restauro dell’Arte “a strappo”.
E’ una tecnica complicata e com
Tale operazione sugli affreschi del Camposanto riportarono alla luce le sinopie, i disegni preparatori degli affreschi, che vennero successivamente staccati con altre tecniche di restauro per essere esposte prima nel Camposanto e poi nel museo.
Questa tragedia divenne occasione, pensiero dello sviluppo di quello che poi prenderà il nome di Museo delle Sinopie, divenuto tale solo nel 1946.
Chi è Igor Mitoraj? Onore all’artista per la sua arte
Sicuramente sul web, o social network, andando su e giù per la home di facebook, abbiamo già incontrato le opere dello scultore Igor Mitoraj, non conoscendo però l’autore. Non appena vedrete le immagini delle sue opere, capirete di cosa sto parlando. E’ un onore scrivere per lui, di lui. Igor Mitoraj, artista di origine polacca, ha già avuto il piacere di mostrare la sua arte al pubblico italiano, di presentare le sue opere in territorio pisano, nella Piazza dei Miracoli con la sua mostra “Angeli”, quando egli era ancora in vita, nel 2014.
Le sue sculture hanno fatto il giro del mondo fino a dare valore aggiunto a Piazza dei Miracoli, dove le sue opere contemporanee divennero un tutt’uno con i monumenti presenti.
Esattamente il 15 gennaio 2015, svariate opere dell’artista di fama internazionale: bronzi, sculture, gessi ecc.. furono disposte tra il Museo dell’Opera del Duomo e il Museo delle Sinopie e nel prato accanto alla Torre.
La mostra venne intitolata “Angeli” in onore alle figure celestiali ma allo stesso tempo terrene, così simili a noi :
«I tempi sono duri e gli angeli volano, ci fanno sognare, sperare» – Igor Mitoraj
E di Angeli, infatti, ne era pieno tutto il complesso. Ammassi di creta, bronzo, gesso, curati in maniera minuziosa dall’artista, che hanno perso la loro pesantezza data dal materiale scultoreo e hanno acquistato leggerezza pur mantenendo la loro maestosità.
Angeli caduti, con le ali dispiegate, corpi che alludono quasi al non finito di Michelangelo, ma che in realtà sono complete nella loro disarticolazione. Appaiono leggere, ma pesanti afflitti da una malinconia avvertita, dalla voluta non definizione dei contorni delle sculture e dalla loro non pienezza.
Ed è quasi come se Igor Mitoraj ci avesse voluto lasciare la sua arte, ancora presente dopo la sua morte. Morì ,infatti, nell’ottobre del 2014 e la mostra Angeli terminava ad aprile 2015 e intanto a Pisa rimanevano i suoi Angeli caduti, le sue cento opere pisane.
Il Museo delle Sinopie è aperto tutti i giorni, informazioni dettagliate potete trovarle qui
Questo evento è un’ottima occasione per passare le giornate della Notte di San Lorenzo, le vacanze di Ferragosto e non solo, all’insegna della cultura e dell’arte, magari ammirando il cielo stellato grazie alla visuale che la Piazza offre.