Dopo nove mesi di chiusura, due sale del Museo del Bargello di Firenze riaprono con un nuovo allestimento realizzato dallo studio di architettura Guicciardini & Magni. La Sala Islamica e la Sala delle Maioliche, ora dotate di teche ad alta tecnologia, offrono un’esperienza di visita migliorata e una conservazione ottimale delle opere esposte.
L’ambizioso progetto di riallestimento del Museo del Bargello, iniziato nel 2016, continua a portare nuovi splendori. Dopo interventi significativi in diverse sale del museo, oggi è il turno della Sala Islamica e della Sala delle Maioliche. Grazie a un investimento di oltre 2 milioni di euro, queste sale accolgono i visitatori con teche di nuova generazione, dotate di cristalli antiriflesso e sistemi di controllo del microclima. Questi miglioramenti non solo preservano le opere, ma ne facilitano anche la fruizione.
Museo del bargello: il restauro delle opere
Oltre al riallestimento, numerose opere sono state restaurate. Nella Sala delle Maioliche, curata da Marino Marini, il tondo di San Francesco e lo stemma Bartolini sono tra i pezzi principali che hanno ricevuto un nuovo splendore. Nella Sala Islamica, i materiali sono stati riorganizzati per provenienza storica e tipologia, offrendo ai visitatori una visione più coerente. Tra le opere restaurate spicca un prezioso tappeto anatolico dalla regione di Ushak, che ora brilla con colori vividi e una struttura consolidata.
Le nuove teche garantiscono una conservazione ottimale delle opere e una migliore fruizione da parte dei visitatori, grazie anche all’illuminazione interna a led e ai vetri antiriflesso.
Il restauro e il riallestimento delle sale sono un motivo in più per visitare il Museo del Bargello. Vieni a scoprire queste meraviglie artistiche in un ambiente che valorizza al massimo ogni dettaglio.
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