In vista delle elezioni politiche del 25 settembre, l’artista Dario Gambarin ha realizzato un’opera di Land art sulla campagna elettorale. L’opera è stata realizzata con un trattore.
Opera di land art sulla campagna elettorale
È dedicata alla campagna elettorale l’ultima opera di “land art” dell’artista veneto Dario Gambarin che si è ispirato alla Rosa dei venti, simbolo portafortuna inteso come protezione e guida per non perdere l’orientamento, accompagnato da una scritta “Il voto ve lo meritate!?…”.
“Non c’è bisogno di aggiungere altro” dice l’artista e si chiede “ma i nostri politici hanno preparazione, qualità, capacità, competenza? Stop alle parole, basta promesse, chiediamo responsabilità e senso di realtà. Perché se alle loro teorie non si adeguano i fatti tanto peggio per i fatti“.
L’opera di land arti sulla campagna elettorale è di 15.000 mq si trova a Castagnaro (Verona), realizzata a mano libera con trattore e aratro su di un campo di stoppie di grano trebbiato. Gambarin non è nuovo alle opere di ‘land art’, dedicandone alcune a temi ecologici, come COP26 Glasgow, Greta Thunberg, l’Urlo della terra, Water, a personalità di spicco tra cui Papa Francesco, Leonardo da Vinci, Dante, Beethoven, Dostoevskij, Fidel, Mandela, etc.
Dario Gambarin
L’artista veronese, che da anni vive a Bologna, in passato aveva dedicato alcune sue opere, sempre eseguite su terreni di sua proprietà a Castagnaro, a temi ecologici come la COP26 di Glasgow, l’Urlo della terra a seguito del dissesto idrogeologico dell’alluvione in Veneto e Water per la grande siccità odierna.
Ma anche a personalità importanti quali: Papa Francesco, Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Ludwig van Beethoven, Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Fidel Castro, Nelson Mandela, Martin Luther King, John F. Kennedy, Greta Thunberg.
La genesi del lavoro “sul campo”
Prima di compiere le sue opere in campo, Gambarin esegue su un foglio un primo disegno di quello che andrà a fare. Successivamente compie un sopraluogo sul terreno che utilizzerà valutandone la fattibilità e tenendo ben presente che nell’eseguire l’opera non dovrà assolutamente sbagliare nel lavorare la terra perché se ciò capitasse non ci sarebbe la possibilità di correggere il solco chiudendolo, in quanto rimarrebbe scuro.
Si giunge quindi alla parte più complessa, ma anche quella dove esce maggiormente la vena artistica di Gambarin. Arrivato al campo con trattore e aratro inizia l’aratura. Nell’eseguire il disegno che ha in mente non usa strumenti per orientarsi, quindi si può dire che realizzi l’opera «a mano libera», e non vede mai lo sviluppo dell’immagine sul terreno. Il tutto avviene, mediamente, in 5-6 ore senza mai fermarsi. E come afferma spesso lo stesso artista, la sua «Land Art è un mix di fatica fisica e mentale».
Terminata la performance fa riprendere l’opera d’arte da un drone che scatta le foto e realizza il video. Subito dopo i solchi vengono chiusi e il terreno arato per la prossima coltivazione.