In molti sappiamo che l’anno appena trascorso, è stato per Matera, l’anno della sua nomina a capitale della cultura europea; questa nomina fu lanciata nel 1985 da Melina Merkourī Ministra della cultura nel governo greco e la prima capitale europea della cultura fu proprio Atene esattamente quell’anno.
La nomina, negli anni seguenti, si è rivelata importante per le città designate sia a livello di immagine, in quanto erano sotto le luci dei riflettori a livello europeo (e non solo), ma anche a livello economico, poiché accresceva di molto la loro attrattiva turistica.
Nel 2015 Matera fu eletta capitale della cultura europea e quell’anno, fu istituita una nomina nazionale: la capitale della cultura italiana.
Questo 2020 sarà la volta di Parma. La città era già nota nel mondo per essere capitale della food valley, in cui nascono prodotti della nostra eccellenza gastronomica, come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, ma siamo certi che questa nuova nomina ne renderà note anche le meraviglie storico artistiche.
Si contano nella sola città più di 300 opere culturali tra reperti archeologici ed edifici dal grande valore architettonico come il Battistero di Parma, una caratteristica struttura a pianta ottagonale (l’ottagono era simbolo di eternità) costruita sul progetto di Benedetto Antelami, dal particolare colore rosato, che gli deriva dal rivestimento in marmo rosa di Verona, un edificio risalente al Basso Medioevo e che fu terminato nel 1270 con una solenne consacrazione. Accanto ad esso, troviamo la cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo di Parma, il punto di interesse religioso più importante della città, ultimato nel 1106, su pianta e stile romanici, con la caratteristica facciata a capanna che si ritrova in altre città settentrionali. La chiesa è costruita a blocchi squadrati su facciata liscia nella parte sottostante, ma si alleggerisce molto nella parte alta, dove si trovano due logge decorate da trifore e da un protiro, il quale arricchisce il portone frontale con colonne corinzie finemente decorate e due leoni stilofori (la figura del leone e la sua collocazione all’entrata dell’edificio, simboleggiano la forza della Chiesa Cattolica). La cattedrale domina su Piazza del Duomo dove ci sono altri palazzi degni di nota, tra i quali il Palazzo Vescovile (anch’esso nato in stile romanico).
Festeggiamenti
Per l’inquinamento dell’evento, il prossimo 11 gennaio, il compositore e direttore d’orchestra Roberto Molinelli realizzerà “un evento nell’evento” con la prima della partitura dei 24 ‘Capricci’ di Paganini per violino e orchestra sinfonica. L’opera sarà suonata dalla Filarmonica ‘Arturo Toscanini’ e il solista Yuri Revich, il quale incanterà il pubblico con i funambolici capricci paganiniani rivisitati e diretti da Molinelli stesso. Il violinista solista beneficerà per la sua performance di uno strepitoso prestito, uno Stradivari del 1709, gentile concessione della Goh Family Foundation.
Quest’anno ricorrono i 200 anni dalla prima pubblicazione dei Capricci di Niccolò Paganini, che tra l’altro è stato sepolto proprio a Parma, l’unione dei due avvenimenti ha quindi ispirato la “Toscanini” e Molinelli nella scelta dell’esecuzione dell’opera per esaltare a pieno la carica di Parma a capitale della cultura 2020.