Palazzo Pitti a Firenze potrà anche essere visionato grazie a una scansione in 3D. L’operazione è frutto di una convenzione tra il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e le Gallerie degli Uffizi.
Il modello digitale di Palazzo Pitti sarà così rielaborato da fotografi e topografi che useranno dei droni e anche attraverso GPS e laser scanner di ultima generazione.
Per due anni i tecnici delle Gallerie degli Uffizi e i ricercatori dell’Università di Firenze saranno impegnati in questo importante progetto e saranno coordinati dalla Professoressa Grazia Tucci e dall’Architetto Elena Pozzi.
L’utilità della scansione è da rintracciare nelle dichiarazioni rilasciate da Eike Schmidt, Direttore degli Uffizi:
“Grazie alla scansione totale e millimetrica dell’edificio e all’elaborazione informatica dei dati presto sarà a disposizione uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti; nel prossimo futuro inoltre questo lavoro permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo BIM per la gestione integrata della manutenzione e della programmazione degli interventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo – quella in corso – nell’ambito di un’importante processo di modernizzazione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettonico”.
E’ la prima volta che viene organizzato un rilievo organico di Palazzo Pitti, a causa della sua struttura architettonica complessa. Lo scopo dell’operazione, come documenta una nota del laboratorio GeCo è quello di creare:
“Una banca dati completa, interrogabile, implementabile nel tempo, documenterà la consistenza geometrica e materica del Palazzo e dei suoi ambienti, divenendo supporto indispensabile per una corretta gestione, manutenzione e conservazione di una macchina preziosa e complessa come Palazzo Pitti”.
Avere un modello digitale di una struttura come Palazzo Pitti, consente anche di verificare di volta in volta lo “stato di salute dell’opera” e poter intervenire in maniera tempestiva sulle operazioni di manutenzione.
Palazzo Pitti Firenze
Dopo gli Uffizi e l’Accademia, Palazzo Pitti è il terzo museo statale fiorentino più visitato. Risale al 1458 e fu la residenza dei Medici, poi del Granducato di Toscana, degli Asburgo-Lorena e dopo l’Unità d’Italia dei Savoia.
Prese il nome da Luca Pitti, banchiere fiorentino e rivale dei Medici. Egli desiderava una residenza più sfarzosa, rispetto a quella dei Medici che era stata eretta da Michelozzo, ma non riuscì a completarla perchè contrasse un forte debito. Pitti si rivolse a Brunelleschi, chiedendogli di riportare in vita un suo progetto, accantonato invece da Cosimo I Medici, a favore di quello più sobrio di Michelozzo. Ma ufficialmente l’architetto fu Fancelli, allievo e collaboratore di Brunelleschi e il modello si rifà più alla romanità classica e al De re aedificatoria di Leon Battista Alberti.
I lavori si interruppero nel 1465 a causa delle difficoltà finanziarie di Luca Pitti e anche degli Strozzi. Nel 1549-50 Buonaccorso Pitti vendette il Palazzo a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I Medici.
Negli anni la struttura fu oggetto di ampliamenti. E’ caratterizzato da un bugnato a sporgenza digradante, sette finestre e un portone centrale. Al suo interno si articola in varie sale museali: la Galleria Palatina che conserva le opere di Raffaello e Tiziano; gli Appartamenti Reali; l’Appartamento della Duchessa d’Aosta; il Quartiere del Principe di Napoli; la Galleria d’Arte moderna con le opere dei Macchiaioli; il Tesoro dei Granduchi dedicato all’Arte applicata; il Museo della moda e del costume; il Museo delle carrozze e il Museo delle porcellane.
Inoltre al suo interno troviamo un esempio di giardino all’italiana, il famoso Giardino di Boboli.
Il 22 luglio 1952 Palazzo Pitti ospitò un’importante sfilata di moda nella Sala bianca e celebrò così l’Alta moda italiana con firme prestigiose come Roberto Capucci e Luisa Spagnoli.
Caro Icrewer ogni volta che visiti Firenze, gli occhi, il cuore e l’anima si arricchiscono di una bellezza unica e indimenticabile.