In occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, il Comune di Fabriano e la Fondazione Ermanno Casoli sono lieti di presentare Artificio naturale, un’importante scultura ambientale dell’artista Paolo Icaro. L’opera, curata da Marcello Smarrelli, sarà inaugurata il 12 ottobre 2024 alla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano.
Un’opera tra natura e artificio
Artificio naturale è un progetto che rispecchia la continua esplorazione artistica di Paolo Icaro, realizzato originariamente nel 2011. L’installazione è composta da cinque massi in pietra di Matraia, disposti apparentemente in modo naturale all’interno dello spazio museale. Tuttavia, ciò che a prima vista potrebbe sembrare un semplice elemento naturale è il risultato di un complesso processo artistico e tecnologico. Icaro ha scolpito un “sasso perfetto” in argilla, successivamente riprodotto in cemento grazie a una scansione 3D e infine scolpito in pietra. Il risultato è un’opera che gioca sul sottile confine tra naturale e artificiale, tra creazione umana e processo naturale.
L’installazione pone domande sul rapporto tra natura e arte, un tema ricorrente nella produzione artistica di Paolo Icaro. Ogni masso, pur condividendo la stessa forma originale, assume un aspetto diverso in base alla posizione in cui è collocato, rendendo unica ogni scultura. Le pietre sono state accuratamente posizionate per restare in equilibrio, una condizione che riflette anche l’equilibrio tra naturalezza e artificiosità, concetti che si fondono nell’opera dell’artista.
Dettagli dell’inaugurazione
L’open day della mostra si terrà dalle ore 10.00 alle 18.00 il 12 ottobre 2024, mentre la presentazione ufficiale dell’opera avverrà alle ore 11.00 alla presenza dell’artista Paolo Icaro e del curatore Marcello Smarrelli. L’evento è sostenuto dal PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Con Artificio naturale, Paolo Icaro dimostra ancora una volta la sua abilità nel trasformare semplici materiali in riflessioni profonde sull’essenza dell’arte e della natura. L’opera rappresenta una delle installazioni più significative della Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e contribuirà ad arricchire il panorama culturale contemporaneo italiano.